La resilienza del commercio di prossimità si configura oggi come una sfida cruciale per il futuro delle città italiane, ben oltre una mera questione economica.
L’emorragia di negozi al dettaglio, quantificata in un preoccupante numero di 118.000 chiusure tra il 2012 e il 2024 a livello nazionale, non è semplicemente una statistica, ma un sintomo di una trasformazione più ampia che investe il tessuto sociale e urbano.
A Torino, la diminuzione della densità commerciale, da 12 negozi ogni mille abitanti a 9,5 nel 2024, proietta un futuro potenzialmente desolante, con previsioni di un ulteriore declino a 7,6 negozi per mille abitanti nel 2035 e una conseguente perdita del 23% delle attività commerciali.
Questa contrazione non è un fenomeno isolato, ma innesca un effetto domino con ripercussioni significative su settori correlati.
Il mercato immobiliare, in particolare, subisce un impatto diretto, con una potenziale svalutazione degli immobili situati in aree deprivati di negozi che può raggiungere il 39% rispetto a zone commerciali floride.
Questa diminuzione del valore immobiliare riflette la perdita di un elemento fondamentale: la vitalità del quartiere, l’attrattività residenziale e la capacità di generare senso di comunità.
Per contrastare questa tendenza, è necessario un ripensamento radicale del ruolo del negozio, non più inteso come un mero punto vendita, ma come un fulcro di esperienza, cultura e socialità.
L’integrazione strategica delle tecnologie digitali, senza compromettere l’identità e l’autenticità del commercio locale, diventa quindi imperativa.
Si tratta di creare ambienti stimolanti che offrano ai consumatori non solo prodotti, ma anche occasioni di incontro, apprendimento e condivisione.
Eventi, workshop, mostre, collaborazioni tra imprese locali: sono queste le chiavi per trasformare il negozio in un vero e proprio presidio urbano, un punto di riferimento per la comunità.
In questo contesto, l’iniziativa “Upskill Piemonte”, promossa da Fondazione Sviluppo e Crescita Crt, Upskill 4.0, UniCredit e Ascom Confcommercio Torino e provincia, si configura come un modello innovativo e promettente.
La sua forza risiede nella capacità di creare un ecosistema collaborativo che riunisce attori diversi: imprenditori, istituzioni finanziarie, studenti, esperti di innovazione e rappresentanti del territorio.
Questa sinergia permette di generare soluzioni concrete e immediate per il rilancio del commercio di prossimità, superando la frammentazione e promuovendo un approccio olistico che tenga conto delle esigenze di tutti gli stakeholder.
L’obiettivo non è solo quello di salvare i negozi, ma di costruire un futuro urbano più vivibile, inclusivo e resiliente, dove il commercio di prossimità giochi un ruolo fondamentale nella creazione di valore sociale ed economico.
La sfida, complessa ma non insormontabile, richiede un impegno collettivo e una visione strategica orientata al futuro.






