Nella suggestiva cornice della Sala Giolitti, cuore amministrativo della Provincia di Cuneo, si è concretizzato un accordo strategico volto a promuovere l’inclusione socio-lavorativa di individui che si trovano in condizioni di vulnerabilità.
La firma, apposta dal Presidente della Provincia, Luca Robaldo, e dalla Presidente della Fondazione Industriali, Giuliana Cirio, testimonia un impegno congiunto per affrontare una sfida complessa: offrire opportunità concrete di reinserimento lavorativo a persone escluse, tra cui ex detenuti, migranti e persone con disabilità, all’interno delle amministrazioni pubbliche locali.
L’evento, a cui hanno preso parte rappresentanti di numerosi comuni della provincia (Cuneo, Fossano, Savigliano, Busca, Saluzzo, Borgo San Dalmazzo, Bra e Alba) e consiglieri provinciali, segna l’avvio di un percorso ambizioso, caratterizzato da una visione a lungo termine.
L’accordo non si limita alla mera erogazione di tirocini, ma punta alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro, aprendo prospettive di conferma del percorso formativo o di transizione verso il settore privato.
Questa visione olistica, delineata dalla Presidente Cirio, sottolinea l’importanza di costruire ponti tra il pubblico e il privato, creando un ecosistema di opportunità sostenibili per i beneficiari.
La Provincia di Cuneo si configura, come evidenziato dal Presidente Robaldo, come un territorio particolarmente sensibile e attivo in questo ambito.
L’esperienza consolidata attraverso la partecipazione a bandi regionali dedicati all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, dimostra una profonda consapevolezza del problema e una volontà di agire concretamente.
I dati, significativi, parlano di 124 persone impiegate tra il 2022 e il 2025, distribuite tra detenuti, disabili, disoccupati over 45 e over 58, per un totale di quasi 27.000 giornate lavorate.
L’iniziativa rappresenta un’opportunità cruciale per rafforzare il tessuto sociale ed economico del territorio, promuovendo una cultura dell’inclusione e valorizzando il capitale umano spesso sottoutilizzato.
La finestra di adesione per i comuni, aperta fino al 31 dicembre, invita tutti gli enti locali a partecipare attivamente a questo progetto innovativo, contribuendo a creare un futuro più equo e sostenibile per tutti.
I primi otto tirocini, previsti per il primo semestre del 2026, rappresentano un primo passo verso un cambiamento strutturale che mira a trasformare le sfide sociali in opportunità di crescita collettiva.
Questo accordo non è solo un atto formale, ma un investimento nel capitale umano e un impegno a costruire una società più inclusiva e coesa.