Il dibattito sulla vitalità della democrazia rappresentativa si fa ancora più urgente nel contesto di un mondo in rapida e imprevedibile trasformazione. È con questa consapevolezza che il Centro di Ricerca e Documentazione Luigi Einaudi, con il prezioso supporto di Intesa Sanpaolo, presenta “Un futuro da riprogettare,” il quarto rapporto dedicato all’era post-globale. L’evento, in programma domani alle 14:30 presso l’Auditorium del grattacielo Intesa Sanpaolo, nell’ambito del Festival Internazionale dell’Economia di Torino, si configura come un’occasione cruciale per analizzare le sfide e le opportunità che si profilano all’orizzonte.Il rapporto, più che una semplice analisi descrittiva, ambisce a fornire un quadro interpretativo complesso e articolato delle dinamiche globali attuali. Attraverso una serie di saggi scritti da esperti di diverse discipline, il lavoro esamina le fratture crescenti, le polarizzazioni ideologiche, le disuguaglianze socio-economiche e le crisi ambientali che minano la stabilità delle istituzioni democratiche tradizionali. Si concentra in particolare sull’erosione della fiducia dei cittadini verso le élite politiche e l’emergere di nuove forme di partecipazione, spesso frammentate e polarizzate, che rendono più difficile la costruzione di un consenso duraturo.L’obiettivo primario non è, tuttavia, quello di dipingere un quadro pessimistico, ma di stimolare una riflessione critica e costruttiva. Il rapporto propone una revisione profonda dei modelli di governance, suggerendo approcci innovativi che possano riconnettere i cittadini con le istituzioni e promuovere una maggiore responsabilizzazione collettiva. Si sottolinea l’importanza di rafforzare i processi partecipativi, di incoraggiare l’educazione civica e di promuovere una cultura della responsabilità che coinvolga non solo i decisori politici, ma anche il mondo imprenditoriale e la società civile.L’incontro pubblico, che vedrà la partecipazione di Mario Deaglio, Gregorio De Felice, Beppe Facchetti, Giorgia Garola e Daniel Gros, coordinati da Marco Zatterin, si propone di approfondire queste tematiche, stimolando un dialogo aperto e multidisciplinare. Si cercherà di esplorare nuove strade per la resilienza democratica, analizzando le implicazioni delle tecnologie digitali, l’impatto dei cambiamenti climatici e la necessità di una nuova narrazione che possa riconnettere le persone con un senso di appartenenza e di scopo condiviso. L’auspicio è che questo momento di confronto possa contribuire a costruire un futuro in cui la democrazia non sia percepita come un sistema fragile e in declino, ma come un progetto dinamico e aperto alla costante evoluzione.
Democrazia Post-Globale: Sfide e Proposte per il Futuro.
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