Un’immersione nel cuore pulsante dell’industria dolciaria: a Balvano, in Basilicata, lo stabilimento Ferrero ha aperto le sue porte a quaranta giovani del ‘Punto Luce’ di Potenza, un’esperienza formativa resa possibile grazie alla partnership con Save the Children, realtà sostenuta dalla multinazionale italiana.
Questa non è una semplice visita guidata, ma un investimento mirato a promuovere lo sviluppo personale e professionale di ragazzi che, altrimenti, rischierebbero di essere esclusi da percorsi di crescita.
“Il nostro impegno sociale”, ha sottolineato Marco Soldi, direttore dello stabilimento, “si traduce nell’offrire opportunità concrete che amplino gli orizzonti e stimolino le innate potenzialità di questi ragazzi.
Vogliamo mostrare loro il valore del lavoro, il suo impatto positivo sulla comunità e il ruolo cruciale che Ferrero ricopre in termini di benessere e prosperità per i dipendenti e l’intera regione.
“Guidati da Vito Sileo, responsabile della linea produttiva, i giovani hanno avuto l’occasione di scrutare l’intricato processo di produzione, scoprendo come otto diverse tipologie di prodotto, dai celebri Nutella Biscuits ai Kinderini, prendano vita tra le moderne macchine dello stabilimento.
La curiosità dei ragazzi è stata evidente, e le domande hanno animato un dialogo costruttivo, svelando il mondo Ferrero al di là dell’immagine del prodotto finito.
L’esperienza ha compreso un percorso completo attraverso le fasi della lavorazione: dalla scrupolosa selezione delle materie prime, all’innovativa trasformazione, all’implacabile controllo qualità, fino all’accurato confezionamento del prodotto finale.
Un focus particolare è stato dedicato al “fattore umano”, elemento inestimabile nel processo produttivo, sottolineando come le competenze, la dedizione e la passione dei lavoratori siano essenziali per garantire la qualità e l’innovazione che contraddistinguono il gruppo.
L’iniziativa si inserisce nel più ampio progetto “Kinder Joy of Moving”, un’ambiziosa metodologia educativa co-creata con l’Università degli Studi di Roma Foro Italico, il Coni e il Ministero dell’Istruzione del Piemonte.
Questo approccio, ben più di un semplice programma sportivo, si propone di contrastare la povertà educativa affrontandola su diversi livelli: promuovendo l’attività fisica, stimolando la crescita cognitiva e, soprattutto, coltivando l’intelligenza emotiva e la resilienza.
Il pomeriggio si è concluso con attività ludico-creative all’aperto, presso il campo sportivo di Balvano.
Un momento di svago e socializzazione, pensato per incentivare il movimento, il gioco e l’inclusione tra i giovani, rafforzando il senso di appartenenza e promuovendo valori fondamentali come il rispetto, la collaborazione e lo spirito di squadra.
L’obiettivo primario è quello di creare un ambiente positivo e stimolante, dove ogni ragazzo possa esprimere il proprio potenziale e costruire un futuro ricco di opportunità.