Le Nuove Generazioni: Tra Ottimismo, Sfide e la Ricerca di un Futuro SignificativoUn’analisi approfondita delle aspettative e del vissuto delle nuove generazioni, presentata al Festival Internazionale dell’Economia di Torino, rivela un quadro complesso e sfaccettato, ben lontano dagli stereotipi spesso associati alla gioventù. La ricerca Ipsos, condotta su un campione nazionale rappresentativo, illumina le dinamiche interne a questa fascia d’età, esaminando la loro percezione della felicità, le emozioni che li accompagnano, le pressioni sociali e le priorità professionali.Contrariamente a una visione pessimistica, una significativa percentuale (74% tra gli 18-25enni, e 67% tra i 26-35enni) si dichiara felice. Tuttavia, questa affermazione convive con la consapevolezza di non aver ancora realizzato il percorso desiderato e con la sensazione che i propri genitori, alla stessa età, avessero una situazione più rosea. Questo gap percepito, unito alla constatazione di circondarsi di coetanei meno felici, suggerisce una pressione sociale crescente e un’aspettativa di successo sempre più elevata.L’indagine sottolinea un paradosso: sebbene molti giovani esprimano insoddisfazione per il presente, l’ottimismo per il futuro rimane forte. Più della metà si immagina realizzata a 50 anni, alimentando una speranza che contrasta con le difficoltà del momento. Un sentimento di curiosità, unito all’amore e alla ricerca di significato, rappresenta il motore di questa visione positiva.Nonostante l’ottimismo, il vissuto emotivo delle nuove generazioni è tutt’altro che idilliaco. Stress, ansia e tristezza emergono come emozioni prevalenti, sintomo di un’era caratterizzata da incertezza economica, precarietà lavorativa e, spesso, un senso di inadeguatezza. L’insuccesso, pur occupando l’ultima posizione nella scala delle emozioni sperimentate, genera un impatto particolarmente intenso, rivelando una vulnerabilità profonda e una paura del giudizio sociale.In ambito lavorativo, la ricerca mette in luce una priorità inaspettata: la sicurezza. Il sogno di un lavoro appassionante e stimolante cede il passo alla necessità di stabilità e garanzia economica. Conciliazione vita-lavoro, crescita personale e la percezione di contribuire a un progetto più ampio emergono come fattori determinanti nella scelta professionale. La persistente dipendenza dalla famiglia d’origine, un fenomeno diffuso a livello nazionale (come evidenziato dall’Istat), rappresenta un ostacolo all’autonomia e sottolinea la necessità di politiche abitative e salariali più efficaci.La situazione italiana, collocandosi agli ultimi posti in Europa per autonomia giovanile, evidenzia una frattura tra aspirazioni e opportunità concrete. La difficoltà di raggiungere l’indipendenza economica, un fattore chiave per la maturazione personale e la realizzazione del progetto di vita, richiede un intervento mirato e strutturale, capace di promuovere l’emancipazione e di offrire alle nuove generazioni gli strumenti necessari per costruire un futuro solido e significativo. La sfida è quella di trasformare l’ottimismo di domani in una realtà tangibile, riducendo il divario tra aspettative e possibilità.
Giovani: Ottimismo, Sfide e la Ricerca di un Futuro
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