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martedì 18 Novembre 2025

Inflazione a Torino: rallenta, ma con segnali contrastanti (ottobre 2025)

A ottobre 2025, l’analisi dei prezzi condotta dall’Ufficio di Statistica della Città di Torino rivela un quadro complesso dell’evoluzione del costo della vita per l’intera collettività.

L’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) per la collettività (NIC), ancorato all’anno base 2015 (indice pari a 100), si attesta a 120,7, indicando un lieve raffreddamento rispetto al mese di settembre (-0,3%) e un incremento, seppur moderato, rispetto a ottobre dell’anno precedente (+0,9%).
Questo tasso tendenziale, pur positivo, suggerisce un rallentamento dell’inflazione rispetto a periodi precedenti.

Un’analisi più approfondita, che esclude l’impatto volatile dei prezzi di energia e alimentari freschi (l’indice “core”), evidenzia una contrazione del -0,3% mensile e una crescita più robusta del +1,4% su base annua.
Questa divergenza suggerisce che le pressioni inflazionistiche sottostanti all’economia torinese persistono, sebbene smorzate dagli andamenti recenti dei beni primari.

L’andamento dei prezzi, disaggregato in base alla frequenza di acquisto dei beni, presenta dinamiche eterogenee.

I prodotti ad alta frequenza, tipicamente quelli di prima necessità, mostrano un lieve aumento (+0,2% mensile, +1,9% su base annua), indicando una certa resilienza della domanda di beni essenziali.
Al contrario, i prodotti a media frequenza registrano una diminuzione del -0,7% mensile, potenzialmente riflettendo un calo della domanda discrezionale o un effetto base dovuto ad aumenti precedenti.
I beni a bassa frequenza, caratterizzati da cicli di acquisto più lunghi, mostrano una diminuzione mensile (-0,4%) e una contrazione annuale (-0,6%), suggerendo una maggiore sensibilità alla congiuntura economica e a cambiamenti nelle aspettative dei consumatori.

L’analisi settoriale rivela un quadro articolato.

I beni, nel complesso, mostrano una contrazione congiunturale (-0,3%) e stabilità tendenziale.
All’interno di questa categoria, l’incremento dei prezzi alimentari (+0,2% mensile, +1,8% annuo) contrasta con il significativo calo dei prezzi energetici (-0,9% mensile, -3,7% annuo).

I tabacchi, con un incremento annuale del +3,2%, contribuiscono a mitigare la flessione generale.
I beni “altri”, che comprendono una vasta gamma di prodotti, mostrano un calo mensile (-0,5%) e una marginale diminuzione annuale (-0,1%).

Il comparto dei servizi, con una contrazione congiunturale del -0,3% e una crescita tendenziale del +2,2%, rivela dinamiche contrastanti.

I servizi relativi all’abitazione, con un aumento mensile del +0,2% e un incremento annuale del +2,7%, contribuiscono a mantenere una pressione inflazionistica nel settore immobiliare.

I servizi per le comunicazioni, invece, mostrano una diminuzione sia mensile (-0,2%) che annuale (-0,2%), riflettendo la concorrenza nel settore e la disponibilità di offerte più convenienti.
I servizi per la cura personale, la ricreazione e la cultura registrano una significativa diminuzione mensile (-0,7%) e una crescita annuale del +3,4%, potenzialmente legata a variazioni nelle preferenze dei consumatori o a fattori stagionali.
I servizi relativi ai trasporti mostrano una diminuzione mensile (-0,5%) e un incremento annuale del +1,9%.

I servizi “vari” registrano un modesto aumento mensile (+0,1%) e un incremento annuale del +0,5%.

In sintesi, il quadro inflazionistico a Torino a ottobre 2025 è caratterizzato da un rallentamento generale, ma con elementi di persistente pressione in alcuni settori specifici, suggerendo la necessità di un monitoraggio costante e di interventi mirati per garantire la stabilità dei prezzi e il benessere dei cittadini.

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