venerdì 25 Luglio 2025
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Innovazione italiana: un divario di genere e le Fab50

L’ecosistema italiano dell’innovazione, pur mostrando segni di crescita, riflette un divario di genere preoccupante.

Meno del 15% delle startup innovative è guidato da donne, un dato che si traduce in un’unica impresa femminile su cinque, una cifra ben al di sotto delle medie europee e globali.
Il recente Global Gender Gap Report del World Economic Forum sancisce un arretramento significativo dell’Italia nella classifica mondiale relativa alla parità economica, scivolando al 117esimo posto per partecipazione alla forza lavoro – un campanello d’allarme che segnala la persistenza di barriere strutturali.
Le analisi congiunte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e della Banca d’Italia rivelano un problema endemico: a parità di performance economico-finanziarie, le imprese femminili faticano ad accedere a finanziamenti e risorse, un ostacolo amplificato da pregiudizi impliciti e da una minore patrimonializzazione che limita la capacità di attrarre investimenti.
Questa disparità non è semplicemente un’anomalia statistica, ma un freno allo sviluppo economico complessivo del Paese, privandolo del potenziale innovativo e della leadership femminile.

In questo contesto di persistenti disuguaglianze, le Fab50, la short-list delle cinquanta imprenditrici più innovative selezionate per il Premio GammaDonna 2025, emergono come un’eccezione di grande valore, un faro di eccellenza e un punto di riferimento imprescindibile per decisori politici e investitori.
Queste donne non sono semplici imprenditrici, ma veri e propri motori di cambiamento, capaci di generare valore non solo economico, ma anche ambientale e sociale.
I loro modelli di business, spesso caratterizzati da un approccio rigenerativo, inclusivo e ad alta intensità di innovazione, rappresentano un’alternativa concreta e un esempio di come l’imprenditoria femminile possa contribuire a costruire un futuro più sostenibile ed equo.
L’edizione 2025 del Premio GammaDonna, giunta alla sua 21a edizione, ha testimoniato un’incredibile vivacità e diversità, con candidature provenienti da ogni regione d’Italia e da ogni settore produttivo.
Le cinquanta Fab50 selezionate si distinguono per la loro visione strategica, la loro capacità di affrontare le sfide epocali del nostro tempo – dalla transizione ecologica alla digitalizzazione, dalla crisi della sanità all’innovazione nel campo dell’istruzione e dell’inclusione sociale – con un coraggio, una scalabilità e una sostenibilità che fanno onore al panorama imprenditoriale nazionale.
Il 4 novembre, sei di queste straordinarie donne saranno celebrate durante la Finale a Palazzo Madama, a Torino, nell’ambito del programma di eventi che consacra Torino Capitale Europea dell’Innovazione 2024-2025.
Questa serata non sarà solo una cerimonia di premiazione, ma un’occasione per riflettere sul ruolo cruciale dell’imprenditoria femminile nello sviluppo del Paese e per ispirare le nuove generazioni di leader innovative.

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