Italbiotec, attraverso la sua controllata Vegea, si è distinta nell’ambito del Bando Swich della Regione Piemonte, assicurandosi la realizzazione di un impianto pilota innovativo e pionieristico.
Quest’iniziativa ambiziosa segna una svolta significativa nel panorama industriale, dedicandosi alla produzione di un tessuto tecnico spalmato derivato da una risorsa altrimenti considerata un sottoprodotto: le vinacce, scarti ineliminabili del processo di vinificazione.
Vegea, società nata dieci anni fa, ha sviluppato una tecnologia brevettata che inverte radicalmente la concezione dei rifiuti agroindustriali.
Abilita la trasformazione delle vinacce – un flusso di biomassa vasto e spesso dispersivo – in un materiale versatile e performante, destinato a settori diversi come la moda, l’arredamento, l’automotive e l’imballaggio.
Questo non si traduce solo in un recupero di valore, ma anche in un’alternativa sostenibile ai materiali convenzionali, riducendo drasticamente la dipendenza da risorse fossili e mitigando gli impatti ambientali correlati.
Il tessuto prodotto si distingue per la sua composizione ricca di componenti vegetali rinnovabili e derivanti da processi di riciclo, contribuendo a un modello di economia circolare.
Il nuovo impianto, con un investimento complessivo di circa un milione di euro, sarà realizzato in un arco temporale di due anni.
La Regione Piemonte ha sostenuto l’iniziativa con un contributo a fondo perduto di oltre 600.000 euro, testimoniando l’importanza strategica del progetto.
Diego Bosco, Amministratore Delegato di Italbiotec, sottolinea come questa iniziativa rappresenti un esempio emblematico di sinergia tra la ricerca scientifica avanzata, l’imprenditorialità innovativa e l’identità territoriale.
Va oltre la semplice creazione di un nuovo prodotto industriale, promuovendo un approccio integrato che valorizza le risorse locali, riduce l’impronta ecologica e stimola la crescita economica sostenibile.
Il progetto si inserisce in un contesto globale di crescente attenzione alla bioeconomia e alla transizione verso un’economia più verde e resiliente.
La sua implementazione potrebbe fungere da modello per la valorizzazione di altri flussi di biomassa agricola, aprendo nuove opportunità per lo sviluppo di filiere innovative e la creazione di posti di lavoro qualificati.
L’impianto non è solo una realtà industriale, ma un simbolo di come la sfida della sostenibilità possa essere affrontata con creatività e ingegno, trasformando un problema in un’opportunità di crescita e progresso.








