L’assemblea dei soci della Juventus Football Club S.
p.
A.
, tenutasi presso l’Allianz Stadium, ha segnato un punto di svolta nella governance del club bianconero, approvando una riforma strutturale del consiglio di amministrazione.
La decisione chiave ha riguardato l’ampliamento del CdA da un organico ristretto di cinque membri a un più ampio gruppo di nove, una manovra volta a garantire una rappresentanza più diversificata e un controllo più rigoroso sulle strategie aziendali.
La durata del nuovo consiglio è stata fissata a tre anni, con scadenza alla fine del 2028, definendo un orizzonte temporale per l’implementazione delle nuove politiche e l’attuazione degli obiettivi strategici del club.
Un elemento di particolare rilevanza, e una novità assoluta nel panorama della governance della Juventus dalla sua quotazione in borsa, è l’ingresso di un consigliere proposto direttamente da Tether, l’azionista di minoranza che detiene una quota significativa dell’11,5% del club.
Questo segna un tentativo esplicito di bilanciare il potere decisionale e di integrare prospettive esterne all’interno del CdA.
Nonostante l’iniziativa positiva, la richiesta di Tether di assicurarsi due posti nel consiglio è stata respinta, evidenziando una tensione tra le esigenze di maggiore inclusione e la volontà di mantenere un certo equilibrio di potere.
La composizione del nuovo consiglio riflette la distribuzione delle quote azionarie e le dinamiche interne del club.
La lista presentata dall’azionista di maggioranza, Exor, vede l’elezione di figure di spicco come Antonio Belloni, Gianluca Ferrero (che ricopre anche la presidenza), Guido de Boer (direttore finanziario di Exor), Damien Comolli, Laura Cappiello, Fioranna Vittoria Negri, Kerstin Andrea Lutz e Diva Moriani.
La presenza di professionisti del calibro di Comolli, con una vasta esperienza nel settore calcistico internazionale, suggerisce un focus rinnovato sull’innovazione e la competitività a livello globale.
Per conto della minoranza, Tether ha visto eletto Francesco Garino, portando nel CdA una voce indipendente e potenzialmente critica.
La conferma di Gianluca Ferrero alla presidenza della Juventus sottolinea la continuità nella leadership del club, pur in un contesto di cambiamento strutturale.
La sua figura, insieme agli altri membri del nuovo CdA, sarà chiamata a navigare le sfide future, bilanciando gli interessi dei diversi azionisti e perseguendo gli obiettivi di successo sportivo e finanziario che il club si prefigge.
L’ampliamento del consiglio e l’ingresso del consigliere proposto da Tether rappresentano un tentativo di modernizzare la governance della Juventus, rispondendo alle crescenti aspettative di trasparenza, accountability e partecipazione da parte degli azionisti.







