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Lombardia e Piemonte: 50 milioni per Giovani e Lavoro contro i NEET

In Lombardia e nelle province piemontesi di Novara e Verbano-Cusio-Ossola, una complessa sfida sociale si articola attorno alla lotta alla condizione NEET (Not in Education, Employment or Training), un fenomeno che vede un numero significativo di giovani esclusi dai percorsi formativi e dal mondo del lavoro.
Per rispondere a questa problematica, prende avvio il programma “Giovani e Lavoro per ZeroNeet”, un’iniziativa strategica volta a fornire opportunità concrete di formazione e inserimento professionale a 10.000 giovani, con un focus particolare su quelli più difficili da raggiungere.
L’iniziativa, sostenuta da un partenariato solido e significativo, vede il contributo determinante di Fondazione Cariplo, Intesa Sanpaolo e Generation Italy, ente non profit legato a McKinsey, e si integra con l’ampia strategia “ZeroNeet” promossa da Fondazione Cariplo in collaborazione con la Regione Lombardia e Intesa Sanpaolo.
Quest’ultima mira a un intervento a 360 gradi, agendo sia sulla prevenzione dell’abbandono scolastico, che sull’attivazione di giovani inattivi, fino alla produzione di dati e analisi utili a rendere gli interventi futuri sempre più efficaci e mirati.

L’ambizione del progetto va oltre la semplice formazione: si propone di contribuire a ridurre significativamente il tasso di NEET in Lombardia, spingendolo al di sotto del 9% entro il 2030, un obiettivo in linea con le direttive europee.
Attualmente, la regione Lombardia si attesta a circa il 10,1%, con un numero complessivo di 150.000 giovani NEET tra i 15 e i 29 anni, un dato che sottolinea l’urgenza di interventi mirati e strutturati.

Per raggiungere questo traguardo, sono stati messi in campo ingenti risorse economiche: 20 milioni di euro da Fondazione Cariplo, 10 milioni da Intesa Sanpaolo e 20 milioni da Regione Lombardia, per un investimento totale di 50 milioni di euro.

Questo impegno finanziario testimonia la rilevanza attribuita alla questione dei NEET e la volontà di creare un cambiamento duraturo.

Una delle principali sfide identificate è la difficoltà di raggiungere i giovani NEET stessi, spesso isolati e disinteressati alle opportunità di formazione.
Sergio Urbani, direttore generale e CEO di Fondazione Cariplo, ha sottolineato come la prima fase del progetto si concentri proprio sull’identificazione e l’intercettazione di questi ragazzi, spesso “nascosti” nel proprio contesto familiare.

Questo approccio proattivo richiede strategie innovative e personalizzate per superare le barriere psicologiche e sociali che li tengono lontani dal percorso di crescita professionale.
Il successo di “Giovani e Lavoro per ZeroNeet” dipenderà quindi non solo dalla qualità dei corsi offerti, ma anche dalla capacità di costruire un rapporto di fiducia con questi giovani e motivarli a investire nel proprio futuro.

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