Fuga o Libertà?: Un Dialogo tra Paesaggio, Umano e Tempo alla Nadia FabbroniLa galleria Nadia Fabbroni di Torino ospita fino al 19 giugno “Fuga o Libertà?”, una mostra personale dedicata all’artista Mery Rigo, un’indagine suggestiva e profondamente sentita sul rapporto tra l’uomo e il mondo naturale, declinata attraverso un linguaggio pittorico evocativo e ricco di sfumature.Lungi dall’essere una semplice rappresentazione di paesaggi rurali e naturali, le opere di Rigo si configurano come un’allegoria complessa, un invito all’introspezione sul precario equilibrio che permea l’esistenza. La bellezza, qui, non è un dato scontato, ma un’entità fragile, costantemente minacciata dalla vulnerabilità intrinseca all’ambiente che ci accoglie. Il volo, gesto primario e istintivo, si rivela metafora potente della condizione umana contemporanea, sospesa tra il desiderio di evasione, di libertà, e la consapevolezza della perdita, dell’irreversibilità del cambiamento.L’artista, partendo dal contesto urbano torinese, ci sollecita a riscoprire la poesia nel quotidiano, a guardare il mondo con occhi nuovi, capaci di cogliere la sua essenza e la sua effimera bellezza. L’immagine degli uccelli che abbandonano la costa per cercare rifugio in città non è solo una constatazione naturalistica, ma una riflessione amara sulla progressiva erosione degli ecosistemi, sulla fuga dalle origini, sulla ricerca di un futuro incerto. Si tratta di un monito urgente a preservare ciò che ancora possiamo salvare, prima che la possibilità stessa di farlo si disperda.La ricerca artistica di Mery Rigo, intensificatasi dal 2019, si articola attraverso una pluralità di tecniche, che in questa mostra convergono in un percorso coeso di disegni a matita e dipinti a olio su carta. L’immediatezza del tratto, la delicatezza delle sfumature, testimoniano un approccio contemplativo, quasi meditativo, volto a cogliere l’anima profonda del paesaggio.L’esposizione si arricchisce di un elemento inedito: una serie di serigrafie a tiratura limitata, che ampliano la riflessione dell’artista e ne rivelano ulteriori aspetti. Un elemento particolarmente interessante è la collaborazione con Gianluca Piovesan, professore e scienziato specializzato nello studio degli alberi. Le sue ricerche sul campo hanno ispirato ritratti suggestivi di alberi secolari, testimoni silenziosi del tempo che scorre, incarnando la resilienza e la saggezza della natura. L’unione tra arte e scienza in questo progetto si rivela feconda, offrendo una visione più completa e consapevole della nostra relazione con l’ambiente circostante e stimolando una riflessione profonda sul futuro del nostro pianeta.
Mery Rigo: Fuga o Libertà? Paesaggio, Umano e Tempo a Torino
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