L’estate piemontese, con le sue ondate di calore sempre più intense e frequenti, impone un’azione preventiva e mirata per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori esposti a condizioni di stress termico. Il Presidente della Regione, Alberto Cirio, ha siglato un’ordinanza, entrata in vigore immediatamente, volta a regolamentare le attività lavorative in settori particolarmente vulnerabili durante i mesi più caldi, con validità estesa fino al 31 agosto.Il provvedimento, coerente con l’esperienza maturata nell’anno precedente e frutto di un processo partecipativo che ha visto il coinvolgimento attivo delle associazioni di categoria e delle rappresentanze sindacali, non si limita a una reazione passiva alle temperature elevate, ma si configura come un intervento proattivo per la prevenzione dei rischi.L’ordinanza interviene in modo specifico per le attività che si svolgono in ambienti aperti e sotto l’esposizione diretta del sole, con particolare riferimento ai comparti agricolo e florovivaistico, nonché al settore edile e alle sue filiazioni. In queste aree, laddove l’implementazione di misure di mitigazione del rischio termico – come la rotazione dei compiti, l’ombreggiamento dei luoghi di lavoro, l’aumento dei periodi di pausa e la disponibilità di acqua potabile – risulti non sufficiente a garantire la sicurezza dei lavoratori, si rende necessario l’applicazione di un divieto temporaneo di lavoro. Tale divieto, attivo tra le 12:30 e le 16:00, si applicherà unicamente nei giorni in cui il sistema di monitoraggio del rischio termico regionale, accessibile tramite il sito web dedicato, indichi un livello di allerta “alto”.Riconoscendo la necessità di flessibilità nell’applicazione di queste misure, la Regione invita i Comuni piemontesi a valutare la possibilità di deroghe temporanee ai regolamenti locali relativi all’inquinamento acustico. Questa deroga, da concedersi solo dopo un’attenta valutazione della situazione contingente, consentirebbe alle attività lavorative di svolgersi in fasce orarie meno esposte alle temperature più elevate, garantendo al contempo il rispetto delle normative locali.L’iniziativa risponde a una crescente preoccupazione per gli impatti sulla salute dei lavoratori, che si manifestano con un aumento del rischio di colpi di calore, disidratazione, affaticamento e altre patologie correlate allo stress termico. La tutela della dignità e della salute dei lavoratori rappresenta una priorità assoluta, come sottolineato dall’Assessore alla Sanità, Federico Riboldi, e questa ordinanza si pone come strumento fondamentale per raggiungere questo obiettivo, evidenziando l’importanza di un approccio integrato che combini la prevenzione, la formazione e il monitoraggio costante delle condizioni ambientali. L’ordinanza si inquadra, inoltre, in un contesto più ampio di politiche regionali volte a promuovere la sostenibilità ambientale e la resilienza ai cambiamenti climatici.
Ondate di calore in Piemonte: ordinanza per proteggere i lavoratori
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