La Regione Piemonte si pone con fermezza al centro del dibattito relativo alla complessa situazione dell’ex Ilva, manifestando un impegno attivo e proattivo volto a preservare la coesione sociale ed economica del territorio.
Contrariamente a un ruolo di semplice osservatore, l’amministrazione regionale, guidata dal Presidente Alberto Cirio e con il contributo significativo degli Assessori Elena Chiorino (Lavoro) ed Enrico Bussalino (Infrastrutture Strategiche), ha convocato un tavolo dedicato, a dispetto del rinvio del confronto a livello nazionale, testimoniando la priorità assoluta data alla tutela dei lavoratori e alla salvaguardia del patrimonio industriale piemontese.
L’iniziativa, percepita come un atto di responsabilità e di ascolto, ha offerto uno spazio diretto e costruttivo per raccogliere le istanze dei sindacati e delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) provenienti dagli stabilimenti di Novi Ligure, Racconigi e Gattinara, epicentri di una crisi che trascende la mera questione occupazionale per investire l’intero ecosistema produttivo regionale.
Il confronto non si è limitato a una mera elencazione di problemi, ma ha stimolato un’analisi approfondita delle dinamiche sottostanti, considerando l’impatto della vertenza sulla filiera siderurgica, sui fornitori, e sulle comunità locali che dipendono dalla vitalità di questi siti produttivi.
La Regione Piemonte riconosce che la sfida non è solo quella di preservare i posti di lavoro esistenti, ma anche di costruire un futuro sostenibile per il settore siderurgico, promuovendo l’innovazione tecnologica, la transizione verso pratiche produttive più ecologiche e la diversificazione delle attività economiche.
L’appetibilità del Piemonte, intesa non come mera attrattività finanziaria, ma come capacità di generare valore aggiunto, di stimolare la ricerca e sviluppo e di attrarre talenti, rappresenta un fattore cruciale per il rilancio.
Questa “appetibilità” si alimenta dalla forza del tessuto industriale piemontese, dalla qualità delle sue competenze e dalla sua capacità di adattamento ai cambiamenti globali.
Il tavolo convocato dalla Regione non si esaurisce con l’incontro stesso, ma segna l’inizio di un percorso di dialogo continuo e di collaborazione sinergica tra istituzioni, sindacati, imprese e comunità locali.
L’obiettivo è quello di elaborare un piano d’azione concreto, che preveda misure di sostegno ai lavoratori, incentivi per gli investimenti, interventi di riqualificazione degli impianti e iniziative di sviluppo territoriale.
La regione si impegna a operare a tutti i livelli – nazionale ed europeo – per garantire che la voce del Piemonte sia ascoltata e che le sue istanze siano prese in seria considerazione, contribuendo attivamente alla definizione di una soluzione strutturale e duratura per la vicenda dell’ex Ilva e per il futuro dell’industria piemontese.







