Il Padiglione Italia ad Expo 2025 Osaka ha inaugurato una settimana dedicata al Piemonte con un evento che trascende la semplice celebrazione del tessile, elevandolo a simbolo di un dialogo storico e futuro tra Italia e Giappone.
L’apertura, segnata dai saluti della vicepresidente della Regione Piemonte, Elena Chiorino, ha evocato un’amicizia secolare, nata dall’ausilio giapponese fornito ai setaioli italiani nel XIX secolo, per poi invertirsi, con il Giappone che si rivolse al Piemonte in cerca di competenza nella filatura e nella tessitura.
Questa reciprocità, lungi dall’essere un mero aneddoto storico, si configura come una metafora di un legame basato sull’apprendimento reciproco e sull’innovazione congiunta.
L’evento non si è limitato alla rievocazione del passato, ma ha proiettato lo sguardo verso le sfide del futuro, incarnate dalla mostra “Seta: il filo d’oro che unì il Piemonte al Giappone”, curata da Giulia Ciammaichella.
La seta, in questa prospettiva, non è solo un materiale prezioso, ma un ponte tangibile tra culture, un veicolo per lo scambio di idee e tecnologie, e, sempre più importante, un modello di sostenibilità.
Il dibattito, che ha visto la partecipazione di accademici di spicco come Giulio Bertelli (The University of Osaka) e Motoaki Ishiii (Osaka University of Arts), arricchito da contributi in collegamento video con figure chiave del settore come Luca Sburlati (Confindustria Moda), Dario Casalini (Slow Fiber) e Giovanni Marchi (Magnolab), ha esplorato il potenziale rivoluzionario del tessile.
Il Piemonte si propone di ridefinire il concetto di “Made in Italy”, non solo come marchio di eccellenza qualitativa, ma come piattaforma strategica per l’innovazione.
L’attenzione si è focalizzata sulla ricerca di fibre di nuova generazione, capaci di rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione, e sui progetti di economia circolare, volti a minimizzare l’impatto ambientale.
La vicepresidente Chiorino ha sottolineato l’importanza cruciale, spesso trascurata, del recupero delle fibre tessili, una risorsa preziosa per ridurre l’inquinamento e valorizzare un settore che incarna la tradizione manifatturiera piemontese e la sua propensione all’innovazione.
Questa visione trasformativa del tessile si estende ben oltre il settore della moda, abbracciando ambiti come l’aerospazio e l’automotive, settori in cui il Piemonte continua a giocare un ruolo di primo piano.
L’evento, quindi, non è stata solo un’inaugurazione, ma una dichiarazione di intenti: un invito a riflettere sul futuro del tessile come motore di sviluppo sostenibile e come collante culturale tra Italia e Giappone, capaci di affrontare insieme le sfide globali del domani, reinterpretando la tradizione attraverso le lenti dell’innovazione e della responsabilità ambientale.