domenica 7 Settembre 2025
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Sciopero Maclog Tortona: i lavoratori Adl Cobas protestano

La vertenza Maclog di Tortona (Alessandria) si è intensificata con un nuovo, significativo sciopero indetto da Adl Cobas Alessandria, coinvolgendo trenta lavoratori del magazzino.
L’azione, frutto di un’assemblea sindacale partecipata, rappresenta una risposta diretta a una strategia aziendale percepita come deliberatamente distruttiva e priva di trasparenza, che rischia di compromettere irreparabilmente il futuro del sito e del personale impiegato.

La protesta non è semplicemente una reazione a una crisi improvvisa, ma il culmine di un processo di erosione progressiva delle attività, caratterizzato da una serie di azioni aziendali che generano incertezza e preoccupazione tra i lavoratori.

La sensazione diffusa è quella di un “svuotamento” controllato del magazzino, operazione condotta in un silenzio assordante, che alimenta il sospetto di un’intenzione preordinata: liberarsi del personale evitando l’assunzione di responsabilità legate alla ristrutturazione o alla cessazione dell’attività.
Un elemento particolarmente significativo e simbolico della situazione è stata la rimozione dell’insegna aziendale, avvenuta nella giornata precedente allo sciopero.

Questo gesto, innescato da una procedura di sfratto pendente, ha provocato sgomento e rabbia tra i lavoratori, che si sono sentiti umiliati e disprezzati da una gestione che sembra non considerare il valore del lavoro e la dignità delle persone.
L’atto, percepito come una mancanza di rispetto flagrante, ha ulteriormente esacerbato le tensioni e rafforzato la determinazione sindacale.

Adl Cobas Alessandria, a nome dei lavoratori, ribadisce con fermezza che non si intende accettare passivamente una situazione del genere.

La tutela dei diritti dei lavoratori e il benessere delle loro famiglie rappresentano una priorità assoluta.

Lo stato di agitazione è stato proclamato a oltranza, con l’obiettivo di esercitare una pressione costante sull’azienda e costringerla a fornire risposte chiare, concrete e vincolanti in merito al futuro del magazzino e del suo personale.

Si rivendica un confronto aperto e costruttivo, finalizzato a definire un percorso sostenibile che preservi l’occupazione e garantisca la continuità produttiva, evitando così la distruzione di un patrimonio di competenze e di esperienze accumulate nel tempo.
L’auspicio è che l’azienda dimostri una maggiore sensibilità verso le esigenze dei lavoratori e si impegni a trovare soluzioni condivise, basate sul dialogo e sulla trasparenza.

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