Nell’ambito del consolidato partenariato bilaterale tra Italia e Uzbekistan, ulteriormente rafforzato dalla recente visita ufficiale della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Politecnico di Torino ha formalizzato un accordo di collaborazione strategica con il Ministero dell’Istruzione Superiore, delle Scienze e dell’Innovazione uzbeko, guidato dal ministro Kongratbay Sharipov. L’intesa non si configura semplicemente come un protocollo d’intenti, ma come un pilastro fondamentale per l’elaborazione di una roadmap nazionale volta a guidare l’Uzbekistan verso una transizione energetica sostenibile e a elevato impatto.Il fulcro di questa partnership risiede nello sviluppo di una filiera dell’idrogeno verde, risorsa energetica destinata a svolgere un ruolo cruciale nel futuro energetico del Paese. L’accordo ambisce a catalizzare un’ondata di innovazione scientifica e tecnologica, promuovendo un ecosistema di ricerca collaborativa tra istituzioni italiane e uzbeke. Si tratta di un approccio olistico che va oltre la mera produzione di idrogeno, abbracciando l’intero spettro della catena del valore, dalla ricerca di materiali avanzati per l’elettrolisi, all’ottimizzazione dei processi di stoccaggio e distribuzione, fino alle applicazioni industriali e nei settori dei trasporti e dell’energia.Il Politecnico di Torino e la Turin Polytechnic University in Tashkent si impegnano in un programma congiunto mirato a costruire un ponte tra la ricerca accademica e le esigenze del settore industriale. Questo programma non è solo un’opportunità per condividere competenze e tecnologie all’avanguardia, ma anche un motore di crescita economica, capace di generare nuove opportunità di lavoro e di attrarre investimenti esteri.Come sottolinea il Rettore del Politecnico di Torino, Stefano Corgnati, la transizione energetica rappresenta un imperativo strategico per i campus internazionali dell’ateneo. Questa visione si traduce in un ampliamento dell’offerta formativa e della ricerca, in particolare nei settori dell’energia e dell’ambiente, consolidando ulteriormente la presenza del Politecnico di Torino nel campus di Tashkent.L’accordo prevede programmi di formazione avanzata, destinati a creare una nuova generazione di professionisti qualificati, in grado di guidare la trasformazione del sistema energetico uzbeko. Questi programmi non si limitano all’acquisizione di competenze tecniche, ma mirano anche a fornire gli strumenti per la definizione di politiche energetiche innovative e riforme regolatorie che favoriscano l’integrazione di fonti rinnovabili nel mix energetico nazionale, promuovendo al contempo un quadro normativo trasparente e stimolante per gli investimenti privati.L’elemento distintivo dell’iniziativa è la progettazione e la realizzazione di un impianto pilota per la produzione e l’utilizzo dell’idrogeno nel trasporto pubblico. Quest’impianto, concepito come un “living lab”, fungerà da piattaforma sperimentale per la ricerca e l’innovazione, ma anche come strumento di sensibilizzazione e divulgazione, volto a comunicare i benefici dell’idrogeno al grande pubblico e a superare eventuali resistenze o pregiudizi. Questo approccio partecipativo è cruciale per garantire l’accettazione e il successo a lungo termine della transizione energetica in Uzbekistan.
Uzbekistan e Politecnico di Torino: partnership per l’idrogeno verde
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