L’inquietudine serpeggia nel chivassese, segnata da una recrudescenza di atti predatori che colpiscono il tessuto sociale e sportivo della comunità.
L’ultimo episodio, particolarmente emblematico, ha visto come bersaglio il campo sportivo “Ettore Pastore”, cuore pulsante del calcio locale, un luogo intriso di storia e passione per la squadra biancorossa.
L’evento, consumatosi nella notte della Vigilia di Natale, si configura come un’intrusione audace e mirata.
I malviventi, eludendo i sistemi di sicurezza, hanno violato la recinzione perimetrale del campo, attualmente gestito dall’URS La Chivasso sotto la direzione di Eugenio Giraulo, puntando immediatamente verso gli uffici amministrativi.
L’azione, compiuta con apparente preparazione e senza destare sospetti, ha portato alla forzatura di una cassaforte, presumibilmente contenente somme di denaro o documenti di valore.
L’utilizzo di un arnese da scasso, una mazza, sottolinea la determinazione e la presunta esperienza dei responsabili, che si sono poi volatilizzati senza lasciare indizi utili alle indagini.
L’entità del danno economico è ancora in fase di quantificazione, ma la violazione del campo sportivo, un luogo simbolo per la città, rappresenta una ferita più profonda, un attacco al senso di sicurezza e alla tranquillità dei cittadini.
Parallelamente, la stessa notte, un tentato furto ha colpito il negozio di orologeria “La passione per il tempo”, situato in via Torino.
Sebbene i dettagli di questo secondo episodio siano ancora frammentari, l’accostamento dei due eventi suggerisce una strategia criminale più ampia, forse orchestrata da un gruppo organizzato che agisce nell’area.
Le forze dell’ordine sono al lavoro per ricostruire l’accaduto, analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza e raccogliendo testimonianze.
L’episodio riapre il dibattito sulla necessità di rafforzare i sistemi di sicurezza e di promuovere una maggiore collaborazione tra cittadini e istituzioni per contrastare efficacemente la criminalità e preservare il patrimonio culturale e sportivo della comunità chivassese.
L’incidente evidenzia, inoltre, la fragilità di strutture spesso considerate sicure e la necessità di una riflessione più ampia sulle politiche di prevenzione e sulla riqualificazione del territorio.







