Nel cuore dell’Astigiano, un artigiano di 48 anni, figura nota e rispettata nella Comunità della Collina Chivassese, si è trovato al centro di un episodio che solleva interrogativi complessi riguardanti l’equilibrio tra celebrazioni private, sicurezza pubblica e il rispetto delle direttive amministrative.
L’uomo, desideroso di festeggiare un traguardo significativo con un evento pirotecnico, aveva formalmente richiesto l’autorizzazione all’Amministrazione Comunale di Monteu da Po.
La sua domanda, presentata a fine settembre, mirava ad ottenere il via libera per uno spettacolo di fuochi d’artificio destinato a illuminare la sua festa di compleanno.
Tuttavia, l’istanza è stata respinta.
Nonostante l’esplicito diniego da parte dell’ente locale, l’artigiano, durante la celebrazione del suo 48° compleanno, ha proceduto ad organizzare e far esplodere fuochi d’artificio, agendo in flagrante contrasto con il provvedimento amministrativo ricevuto.
Questo atto, lungi dall’essere un mero trasgresso di una norma, ha generato preoccupazioni relative alla sicurezza dei cittadini e all’autorità dell’amministrazione comunale.
La vicenda, prontamente segnalata, ha portato a un’indagine condotta dai Carabinieri della Stazione di Cavagnolo, i quali, con un’operazione mirata, sono riusciti ad identificare e rintracciare l’uomo.
La successiva convocazione in caserma ha portato alla sua denuncia, formalizzata ai sensi dell’articolo 650 del Codice Penale, che punisce l’inosservanza dei provvedimenti dell’autorità.
A questa accusa si è aggiunta una contestazione per “Accensioni ed esplosioni pericolose”, sottolineando la potenziale pericolosità e il rischio associato all’utilizzo di fuochi d’artificio senza le necessarie autorizzazioni e nel rispetto delle normative sulla sicurezza.
L’episodio, al di là della sua immediatezza fattuale, apre un dibattito più ampio.
Esso riflette la necessità di bilanciare il diritto alla celebrazione individuale con la responsabilità di garantire la sicurezza collettiva.
La vicenda pone domande cruciali sul ruolo dell’amministrazione comunale nella gestione delle manifestazioni pubbliche, sulla sensibilizzazione dei cittadini rispetto alle normative vigenti e sull’importanza del rispetto delle decisioni prese dalle autorità competenti.
Inoltre, evidenzia come l’inosservanza di un provvedimento amministrativo, anche se apparentemente minore, possa avere implicazioni legali e compromettere l’immagine e la reputazione di un individuo all’interno della comunità.




