Nino Ventura e Itaca: Un Viaggio Mediterraneo tra Mito e Arte

Un Viaggio Mediterraneo: Nino Ventura e il Mito di ItacaLa Pinacoteca Civica di Follonica accoglie un’esposizione inedita, “ITACA.

Souvenir e appunti di viaggio del Capitano Angel Ventura de Aguadulce e della Duchessa Felicia Schirò Filangeri”, firmata dall’artista Nino Ventura.

Più che una mostra, un’immersione sensoriale e intellettuale, un’odissea contemporanea che evoca il fascino antico e profondo del Mediterraneo.
L’allestimento si rivela un universo onirico popolato da figure immaginarie, sculture in terracotta e bronzo, vasi canopi, maschere divine: un’eco di miti e leggende che risuona attraverso secoli di storia e cultura.

Le opere prendono vita, assumono corporeità e densità, come se fossero state liberate dalla tela per incarnare un racconto senza tempo.
È un palcoscenico dove si intrecciano destini, un crogiolo di razze e storie, un omaggio alla ricerca, al ritorno e al senso di appartenenza.

La narrazione si concentra su due protagonisti avvolti nel mistero: il Capitano Angel Ventura de Aguadulce e la Duchessa Felicia Schirò Filangeri.
La loro storia d’amore, un’epopea trentaseienne intessuta di incontri fortuiti e viaggi inesplorati, si sviluppa attorno ad un messaggio in bottiglia, un biglietto custodito tra le onde che segna l’inizio di un’avventura leggendaria.
L’elemento della bottiglia, portatrice di speranza e di comunicazione a distanza, diventa metafora di un desiderio di connessione che trascende tempo e spazio.
Ventura attinge a un immaginario che riecheggia l’Odissea, ma lo rielabora in chiave moderna, arricchendolo di simbolismi personali e di una profonda riflessione sulla condizione umana.
Come Omero, Ventura non si limita a raccontare una storia, ma la plasma attraverso la materia, trasformando l’argilla in scultura, la poesia in forma tangibile.
L’artista, nato ad Acireale nel 1959, ha saputo costruire un percorso artistico multiforme, spaziando dal teatro al cinema, dalla scultura alla televisione.

Le sue opere, esposte in prestigiose sedi internazionali, testimoniano una ricerca continua di nuove forme espressive e un profondo legame con la cultura mediterranea.

Dalla mostra “Angeli- Evoluzione della Specie” alla monumentale fontana “Liquidas convergencias”, fino all’installazione “L’Esercito del Piccolo Pesce”, il suo lavoro si distingue per la capacità di fondere tradizione e innovazione, realismo e fantasia.
L’onorificenza di cittadinanza ricevuta a Castellamonte e l’invito alla Biennale di Venezia sono ulteriori riconoscimenti del suo contributo all’arte contemporanea.

“ITACA” è un invito a lasciarsi trasportare dalla magia di un viaggio interiore, a riscoprire il valore del ritorno alle proprie radici, a contemplare la bellezza del mare come specchio dell’anima.

È un omaggio alla memoria, alla speranza e alla forza dei legami umani, un’esplorazione del mito attraverso il prisma dell’arte contemporanea, un’esperienza che risuona con l’eco di un’odissea senza fine.

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