Parco dei Briganti: Visione svanita e Finanziamenti Pubblici a Riskio

0
17

Il Parco dei Briganti: Una Visione Alterata tra Finanziamenti Pubblici e Realizzazione DiscrepanteLa recente inaugurazione del Parco dei Briganti a Verolengo ha sollevato un acceso dibattito, culminando nella profonda delusione dell’ex assessore Stefania Casa, figura chiave nella sua genesi e nella ricerca dei finanziamenti necessari.
Il progetto, finanziato con 240.000 euro provenienti dalla Regione Piemonte, si è rivelato un’entità distante dalla visione originaria, trasformandosi in un parco urbano generico piuttosto che nell’esperienza tematica e naturalistica ambita.
La ricerca dei fondi, pur essendo un obiettivo primario, era subordinata alla realizzazione di un’opera specifica, definita nei suoi elementi distintivi.
L’iniziale collocazione, in prossimità della Dora Baltea, fu in seguito modificata in zona Cascinetta, una scelta apparentemente dettata dalla possibilità di ottenere risorse maggiori e, di conseguenza, realizzare un’opera di dimensioni più ampie.

Questa transizione, come evidenziato dall’ex assessore, era già documentata nell’elenco delle proposte ammesse nel novembre 2021, suggerendo una divergenza di intenti fin dalle prime fasi del processo.

Il progetto concepito prevedeva un’immersione in un mondo fantastico, evocando atmosfere fiabesche e la leggenda di Robin Hood.

Elementi quali una “casa fiabesca” attorno ad un albero secolare, dieci sculture in legno a tema bosco, un percorso in legno articolato, un’originale area portabiciclette e tre strutture a forma di igloo integrate nel paesaggio esistente, dovevano conferire al parco un carattere unico.
La realtà, però, ha visto la riduzione o l’assenza di tali elementi, con conseguente perdita dell’identità originale.
Le critiche non si limitano alla sola estetica, ma si estendono alla gestione dei fondi.

L’allocazione di risorse per la realizzazione di spogliatoi, in un comune che già disponeva di due campi sportivi, solleva interrogativi sull’ottimizzazione delle risorse pubbliche.

Un’ulteriore accusa riguarda la mancanza di trasparenza e di coinvolgimento delle forze politiche di opposizione, che avrebbero potuto contribuire a preservare l’integrità del progetto originario.
La precedente amministrazione aveva previsto l’utilizzo di ulteriori finanziamenti per la realizzazione di una pista di pattinaggio a rotelle, un elemento che ora è assente.
Inoltre, si lamenta l’assenza di altalene e scivoli, nonché la scelta di un’illuminazione artificiale in luogo di un’atmosfera più suggestiva e naturale, ottenibile con l’uso di candele e lanterne.
L’episodio del Parco dei Briganti sottolinea un problema più ampio: la potenziale disconnessione tra la visione originaria di un progetto finanziato con risorse pubbliche e la sua effettiva realizzazione, con il rischio di svilire l’obiettivo primario e tradire le aspettative della comunità.

L’assenza di una solida continuità progettuale e un adeguato coinvolgimento di tutte le parti interessate rischiano di compromettere la qualità delle opere pubbliche e l’efficacia della spesa.