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venerdì 21 Novembre 2025

Verolengo: Scontro sul verbale, la consigliera Caminotto chiede trasparenza.

Durante la seduta consiliare del 6 novembre a Verolengo, un acceso dibattito ha messo in luce una questione cruciale: l’accuratezza e la fedeltà dei resoconti ufficiali delle deliberazioni.
La consigliera Daniela Caminotto, leader del gruppo “Verolengo per Tutti”, ha espresso pubblicamente le sue preoccupazioni, culminate in un voto contrario all’approvazione del verbale precedente, un gesto che ha acceso una riflessione più ampia sulla gestione della trasparenza e l’esercizio del diritto di cronaca consiliare.
La consigliera Caminotto ha richiamato un problema ricorrente, già oggetto di precedenti discussioni: la discrepanza tra gli interventi verbaliizzati e la reale dinamica dialettica che si svolge nell’aula consiliare.
In precedenza, le richieste di integrazione o correzione erano state indirizzate alla segreteria, con la precisa indicazione di una tempistica pre-seduta.

In linea con le procedure, la consigliera aveva formalmente inviato, tramite Posta Elettronica Certificata il 4 agosto, una dettagliata richiesta di rettifica, indicando con precisione i punti da integrare per una ricostruzione più accurata e completa della discussione.
Tuttavia, l’assenza di riscontro a tale comunicazione formale e l’omissione sistematica delle integrazioni proposte nel verbale pubblicato hanno sollevato serie perplessità.
La consigliera ha sottolineato come questa prassi, reiterata nel tempo, possa minare la credibilità del documento consiliare e ledere i principi di imparzialità e completezza che dovrebbero caratterizzarlo.
Ha precisato che la sua obiezione non si configura come un atto di contestazione personale, bensì come la rivendicazione di un diritto fondamentale: la garanzia che il verbale rappresenti una testimonianza fidata e oggettiva delle vicende che si verificano durante le deliberazioni.

Il verbale, in definitiva, è la memoria istituzionale di un’assemblea e, come tale, deve essere immune da interpretazioni arbitrarie o omissioni ingiustificate.
In risposta, la consigliera Caminotto ha chiesto formalmente che la sua comunicazione PEC del 4 agosto, unitamente alla dichiarazione letta in aula, siano allegate agli atti del Consiglio e riportate integralmente nel verbale della seduta in corso, a riprova della sua seria preoccupazione per la correttezza dei processi verbali.
Al fine di prevenire il ripetersi di simili problematiche e di promuovere un’amministrazione più trasparente e partecipata, la capogruppo di minoranza ha avanzato due proposte concrete all’Amministrazione Comunale.

In primo luogo, la possibilità di implementare un sistema di registrazione integrale delle sedute del Consiglio.

In secondo luogo, la trasmissione in diretta streaming delle deliberazioni.

Queste misure, a suo avviso, non solo tutelerebbero i diritti di tutti i consiglieri, ma rafforzerebbero sensibilmente il principio della trasparenza amministrativa, favorendo una più ampia partecipazione democratica e consentendo ai cittadini di accedere direttamente al contenuto degli interventi consiliari, senza mediazioni o filtri.
La registrazione e lo streaming rappresenterebbero, quindi, strumenti essenziali per garantire un’amministrazione più aperta, responsabile e vicina ai bisogni della comunità.

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