La città di Bra si è distinta tra le tante commedie delle città italiane che non sanno vivere senza la propria celebrità, conferendole la cittadinanza onoraria ad Emma Bonino in un gesto ambiguo che fa riflettere sulla sua reale natura. La scelta era stata deliberata a dicembre scorso dal consiglio comunale, probabilmente con l’idea di accaparrarsi il favore dell’ex ministro e commissario europeo in vista delle prossime elezioni.Emma Bonino è una donna complessa che incarna la transnazionalità per motivi diversi, come la sua storia personale e professionale. Si sente ancora legata alla terra dove è nata nel 1948, presso cui ha completato gli studi fino al liceo classico. La conferenza della cittadinanza onoraria si è svolta in municipio il 9 maggio nella giornata dedicata all’Europa, con l’intento di rievocare la dichiarazione Schuman.La scelta di questa ricca personalità per l’onorificenza ha avuto un precedente, che ha avuto una grande eco pubblica: si ricorda il caso della conferma dell’Ivrea cittadinanza onoraria al presidente russo Putin nel 2009. Con questo riconoscimento il sindaco di Bra, Gianni Fogliato, non è stato chiaro a quali titoli sia stata motivata l’elezione e con che scopi.Emma Bonino in questi giorni ha espresso la sua perplessità sulla scelta del PD per presentare lei come un “reazionario”. Il suo impegno per i diritti umani, la giustizia e la promozione della democrazia è stata sfruttata per creare un’opinione pubblica positiva intorno alla sua figura.Si è dunque pensato ad assegnare questa onorificenza a Emma Bonino nella ricorrenza dell’Europa, che quest’anno si celebra con il taglio del nastro e l’iniziazione di nuove strade. La conferenza della cittadinanza onoraria ha avuto un precedente in quella di Ivrea al presidente russo Putin nel 2009 e ha suscitato molte polemiche per la scelta di una personalità che, in questi giorni si è dimostrata perplessa sulla scelta del PD di presentarla come “reazionario”.