La stagione invernale 2023/24 nel comprensorio sciistico di Cuneo Neve è stata segnata da una serie di sfide meteo che hanno messo alla prova la capacità degli impianti e delle strutture ricettive locali. Secondo i dati raccolti dall’Arpa Piemonte, il 2024 è stato l’anno più caldo e umido degli ultimi settanta anni, con un andamento meteorologico che ha reso difficile la formazione della neve.Tuttavia, le stazioni sciistiche del comprensorio hanno dimostrato una notevole capacità di adattarsi alle condizioni meteo. Alcune come Limone Piemonte, nonostante la chiusura prolungata del tunnel di Tenda e l’assenza di neve nella prima parte della stagione, sono riuscite a registrare risultati interessanti. L’albergo situato direttamente sulle piste a quota 1.400 metri è stato in particolare un punto di forza, con una capacità occupativa costantemente al massimo.Il successo degli impianti sciistici cuneesi non si ferma alle stazioni già consolidate. Alcune come Prato Nevoso hanno confermato ottimi numeri, grazie anche alla presenza di infrastrutture di recente costruzione e di un’offerta ricettiva sempre più variegata.I dati raccolti dagli operatori del settore suggeriscono che la capacità di adattamento delle stazioni sciistiche è fondamentale per affrontare le sfide meteo crescenti. Il rilancio del comparto si rende quindi necessario, soprattutto se si vuole mantenere l’attrattiva e l’occupazione a lungo termine.La Regione Piemonte ha varato un bando per il rilancio del settore sciistico e gli operatori locali ritengono che questa iniziativa sia fondamentale. La capacità di investire nelle infrastrutture e nel personale è essenziale per garantire la qualità degli impianti e dell’offerta ricettiva.Il futuro del comprensorio sciistico di Cuneo Neve sembra quindi affidato alle politiche volte a supportare l’economia locale. Con gli operatori che lavorano insieme alla Regione, ci si attende un aumento della capacità di attrazione e una maggiore competitività in confronto ad altri comprensori sciistici italiani.La speranza è quindi che il settore possa ricominciare a crescere e ad affrontare con successo le sfide meteo future. L’impegno degli operatori e delle autorità locali sarà fondamentale per raggiungere questo obiettivo e garantire l’attrattiva turistica anche nel futuro.