Un segno di cordoglio silenzioso si leva oggi da Cuneo, entrando a far parte di un movimento nazionale che vibra di urgenza e di speranza: l’iniziativa “50.000 Sudari per Gaza”. Un telo bianco, simbolo di lutto e di compassione, ondeggia dal balcone del municipio, affiancando simili espressioni di dolore che si moltiplicano in altre città italiane, un coro di voci che chiedono a gran voce il cessate il fuoco immediato e l’urgente apertura di corridoi umanitari nella Striscia di Gaza.L’iniziativa, germogliata dall’impegno delle Donne in cammino per la Pace di Cuneo e Mondovì, testimonia la crescente sensibilità e la profonda preoccupazione di una comunità che non può rimanere indifferente di fronte a una crisi umanitaria di tale portata. Il supporto ricevuto da numerose realtà associative locali evidenzia un sentire comune, un desiderio condiviso di azione, anche se silenziosa e nonviolenta, per alleviare le sofferenze di una popolazione decimata.Le cifre che emergono dal conflitto sono agghiaccianti, e rischiano di essere una sottostima, data l’impossibilità di accedere a dati precisi in un contesto così drammatico. Superare la soglia dei 62.000 decessi tra la popolazione civile, con un numero spaventosamente alto di bambini – più di 17.000 – pone un interrogativo lacerante sulla responsabilità collettiva e sulla necessità di un’azione diplomatica più incisiva. La perdita di vite innocenti, e soprattutto di bambini, è una ferita aperta per l’umanità intera, un macigno che grava sulle coscienze. L’alto tasso di mortalità infantile, con quasi il 30% delle vittime di età inferiore ai cinque anni, rappresenta una perdita incalcolabile per il futuro di Gaza.Oltre al devastante bilancio umano, la popolazione gazzawina affronta una grave crisi alimentare, con più di un milione di bambini a rischio di malnutrizione acuta, un’emergenza che aggrava ulteriormente la vulnerabilità di una popolazione già provata da anni di conflitto. Il crollo del sistema sanitario, con la maggior parte degli ospedali distrutti o gravemente danneggiati, impedisce l’accesso alle cure essenziali, trasformando un dramma umanitario in una catastrofe a lungo termine. La situazione è aggravata dalla distruzione delle infrastrutture vitali, rendendo la vita quotidiana un’immane sfida.A Cuneo, l’impegno non si ferma all’esposizione del telo bianco. Una manifestazione silenziosa, promossa dalle Donne in cammino per la Pace, si terrà alle ore 17 in via Roma, davanti al Duomo, un momento di raccoglimento e di riflessione per la comunità. L’azione silenziosa è un atto di dignità, un modo per dare voce a chi non ne ha, per denunciare un’ingiustizia che non può essere ignorata e per richiamare l’attenzione della comunità internazionale a una situazione che richiede un intervento immediato e risolutivo, mirando alla costruzione di un futuro di pace e di prosperità per il popolo palestinese. La speranza, anche se fragile, continua a vibrare nel silenzio di questa manifestazione.