22 gennaio 2025 – 15:45
Davanti all’Ufficio immigrazione di corso Verona, una giovane donna si trova in testa alla fila e le lacrime rigano il suo viso. Le sue parole sono un grido di speranza e disperazione insieme: “Chiediamo solo i documenti per poter lavorare”. Ma le domande che sorgono spontanee sono molte: perché dobbiamo trascorrere notti gelide per ottenere i nostri diritti? Perché non è possibile prenotare un appuntamento online? E perché l’ufficio ha orari così limitati, aprendo solo due giorni a settimana? Questi interrogativi rappresentano le sfide quotidiane di centinaia di individui che si mettono in coda ogni giorno, talvolta con bambini al seguito, per cercare di ottenere o rinnovare un permesso di soggiorno.Si tratta di un’emergenza che il Comune e la questura stanno affrontando da mesi, cercando soluzioni sia a breve termine che a lungo termine per evitare che quella fila vergognosa si ripresenti. Tra le proposte discusse vi è l’estensione degli orari dell’Ufficio di corso Verona e la possibilità di prenotare gli appuntamenti online. Il questore di Torino, Paolo Sirna, ha assicurato sin dal suo insediamento che risolvere le problematiche dell’Ufficio immigrazione è una priorità assoluta. Da ottobre scorso, sta lavorando instancabilmente su questo fronte nonostante le numerose difficoltà dovute all’elevato numero di richieste: nel 2024 sono state gestite ben 75 mila domande di permessi di soggiorno su una popolazione straniera residente a Torino stimata intorno alle 135 mila persone.Di fronte al crescente carico lavorativo, la questura ha annunciato recentemente una riorganizzazione dei servizi: a partire da febbraio alcune pratiche verranno reindirizzate presso la sede della questura in via Tommaso Dor e la consegna dei documenti avverrà al commissariato di Barriera di Milano. Tuttavia, da ottobre prossimo l’Ufficio immigrazione sarà trasferito al Santo Volto per garantire una soluzione più strutturale.Nel frattempo, si sta valutando l’introduzione del sistema “Prenota facile” del Ministero dell’Interno per consentire prenotazioni online degli appuntamenti. La questura ha già manifestato interesse nell’attivare tale sistema anche se resta il problema degli appuntamenti che devono essere prenotati in presenza. Per ridurre le code in corso Brescia, la Città ha mobilitato la Protezione Civile e attivato la Croce Rossa per fornire supporto e informazioni agli individui in attesa.Le cause principali delle difficoltà riscontrate sono da individuarsi nella legislazione restrittiva, nelle carenze delle risorse ministeriali e nell’organizzazione inefficace del sistema attuale. Il nuovo questore sta affrontando con determinazione questi problemi cercando soluzioni immediate e durature per migliorare la situazione complessiva dell’accoglienza e della gestione delle pratiche amministrative legate all’immigrazione nella città.