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lunedì, 19 Maggio 2025
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Faccetta Nera innodona Biella nella sua celebrazione della Resistenza

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La città di Biella si è ritrovata ieri sera, durante l’Adunata degli Alpini, ad ascoltare le note della “Faccetta Nera”, canto fascista che celebra gli orrori del colonialismo mussoliniano. La scena, documentata da un video circolato sui social, ha suscitato scalpore e indignazione tra i politici locali.La segreteria provinciale Dem e il circolo Pd di Biella hanno condannato con forza tale comportamento, considerandolo un insulto alla memoria della Resistenza. “Le note di Faccetta Nera non hanno nulla a che vedere con quanto stiamo celebrando in questi giorni” hanno detto Elisa Francese e Andrea Basso. “Speriamo che su questo non ci siano distinguo politici”.La nota congiunta di Giuseppe Paschetto, Coordinatore provinciale del M5s, e Karim El Motarajji, consigliere comunale, è stata ancora più forte nella condanna: “Le turpi imprese coloniali del regime in Africa sono una vergogna per la città medaglia d’oro per la Resistenza. Gli alpini che si sono impegnati anche nella guerra di Liberazione non meritano atteggiamenti così inqualificabili”.La questione ha sollevato polemiche e richieste di condanna da parte delle diverse forze politiche locali, con l’attesa di una unanime presa di posizione del Comune e dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione. La città di Biella si trova così a dover fare i conti con questo episodio imbarazzante, che mette in discussione la sua identità storica e politica.La vicenda ha anche sollevato domande sul ruolo dei militari nell’evento e sulla loro presunta neutralità. Inoltre, l’incidente ha messo a nudo le divisioni interne all’amministrazione comunale di Biella e la necessità di una maggiore sensibilità e coerenza politica.Infine, gli eventi hanno anche fatto emergere il tema della memoria storica e del dovere di ricordare i crimini del passato. L’incidente ha sollevato interrogativi sul ruolo dei simboli del regime fascista nella società odierna e sulla loro capacità di provocare sentimenti negativi nei confronti delle vittime della guerra coloniale.La vicenda non solo mette in luce i problemi interni alla città, ma anche il fatto che la cultura e la politica locale sono ancora molto divisive.

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