Le Acli cuneesi si sentono particolarmente colpite dalla scomparsa di Papa Francesco, un grande uomo che ha lasciato un’impronta indelebile nella nostra società. L’associazione esprime profonda tristezza e cordoglio per la perdita di una figura unica, che si è sempre mostrata vicina e compassionevole verso le persone e le associazioni come il nostro.Il presidente Elio Lingua ha espresso con forza la sua emozione: “Con la scomparsa di Papa Francesco ci lascia un uomo che ha saputo avvicinare la Chiesa agli uomini, facendo nascere speranza e solidarietà in un mondo segnato dalla crisi e dall’incertezza”. Il suo messaggio è stato inequivocabile: la Chiesa deve essere vicina alle persone, capire i loro problemi e offrire sostegno e comfort.Le Acli ricordano con orgoglio le tante occasioni in cui Papa Francesco si è espresso con parole di amore, compassione e solidarietà verso chi soffre. È stato un papa che ha saputo parlare ai cuori delle persone, come ha fatto durante la pandemia, quando ha offerto una guida morale e spirituale a tutti noi.In particolare ricordiamo le sue parole durante la Via Crucis del Venerdì Santo e l’omelia pasquale: “La sua capacità di comprendere e curare le ferite dello spirito, le debolezze, i dolori e le miserie della nostra vita quotidiana è stata unica”. Ha saputo parlare a ciascuno di noi come un padre e un pastore che offre conforto e sostegno.Lasciamo qui uno scampolo della sua eredità: l’auspicio che la Chiesa continui a essere vicina alle persone, a offrire speranza e solidarietà in un mondo sempre più complesso.