Apre al pubblico domani “Adattamenti Ambientali”, una mostra che esplora la complessità della pittura di paesaggio coreana e le sue radici nel Movimento di Democratizzazione del 18 maggio. Organizzata dal Museo d’Arte Orientale di Torino in collaborazione con il Gwangju Museum of Art, questa esposizione è parte integrante del progetto “Città Culturale Gwangju 2025″ e dell’accordo di collaborazione tra la città coreana e Torino sottoscritto nel 2024.La mostra presenta un’ampia panoramica sulla pittura Namjonghwa, genere fondamentale nella storia dell’arte coreana. Accanto alle reinterpretazioni contemporanee della pittura tradizionale, sono esposte opere che fanno risaltare la sensibilità estetica della pittura classica coreana: Heo Ryeon, Heo Baekryeon e Heo Hangmyeon offrono un’istantanea della tradizione, mentre Lee Sunbok, Heo Dalyong e Hong Sungmin esplorano l’evoluzione del linguaggio pittorico coreano attraverso un dialogo tra tradizione e modernità.”Adattamenti Ambientali” analizza come il paesaggio naturale coreano venga interpretato mediante la tecnica dell’inchiostro e del colore. I paesaggi non ritraggono solo la bellezza della natura, ma incarnano lo scorrere del tempo, rivelando al visitatore che le esperienze e i ricordi personali sono profondamente intrecciati con l’espressione artistica.Una particolare attenzione è riservata alle opere ispirate al Movimento di Democratizzazione del 18 maggio. Questo evento storico riveste un’importanza cruciale nella storia moderna coreana e la mostra offre allo spettatore la possibilità non solo di ammirare la bellezza della pittura e la storia di Gwangju, ma anche di comprendere il suo valore sia sullo scenario culturale globale sia in relazione alla storia coreana. Attraverso queste opere, i visitatori possono accedere a un patrimonio artistico e storico ricco e complesso, che riflette l’identità culturale della Corea del Sud e il suo impegno verso la democrazia e le libertà individuali.