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lunedì, 19 Maggio 2025
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Scontri a sangue freddo per il rinnovo del Consiglio Direttivo di Confcommercio Asti: la crisi politica all’interno dell’associazione

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Il sanguinoso scontro alla Confcommercio astigiana ha lasciato la comunità economica della provincia di Asti in uno stato di grande perplessità. La convocazione dell’assemblea dei soci, chiamata a deliberare sull’approvazione del Bilancio 2024, era stata un evento caldamente atteso da tutti i membri associati. Tuttavia, il clima si è rapidamente ingrigito quando gli stessi soci hanno cominciato a chiedere, con sempre maggiore insoddisfazione, il rinnovo delle cariche sociali scadute dal gennaio di quest’anno.Aldo Pia, l’attuale presidente della Confcommercio astigiana, classe 1945 e in carica da oltre 15 anni, aveva cercato di mantenere la sua posizione in modo ferreo. Nonostante fosse già a capo di altre due importanti organizzazioni del settore finanziario – Banca di Asti dal 2004 al 2020 e Federfarma -, era chiaro che avesse anche ambizioni per il futuro delle sorti della associazione.Tuttavia, l’atmosfera nella sala assembleare si è divenuta sempre più tesa quando Pia ha cercato di rimandare le elezioni dei nuovi membri del Consiglio Direttivo fino a giugno. Un progetto che avrebbe significato rinviare il rinnovo delle cariche scadute non prima dell’autunno, facendo così slittare una decisione che per gli altri soci sembrava inevitabile.In questo scenario, sono stati soprattutto i due alti dirigenti dell’associazione a dare la loro interpretazione diversa. Enrico Fenoglio, il vicepresidente di Confcommercio astigiana, ha espresso apertamente le sue riserve sul modo in cui Pia aveva gestito la situazione. Allo stesso tempo, Claudio Bruno, direttore della medesima associazione, ha riconosciuto come l’assemblea dei soci sia l’unica autorità vera e propria per indicare la strada da seguire.Fenoglio, vicepresidente in carica, non è stato il solo a dissociarsi dalle posizioni di Pia. Infatti, le parole di Bruno hanno aggiunto ulteriore pesantezza al dibattito. Tuttavia, alla fine dell’assemblea dei soci si è registrato un passo avanti concreto: Aldo Pia ha infine ceduto alle pressioni ed ha accettato la convocazione delle elezioni del nuovo Consiglio Direttivo entro giugno.Il testo che hai fornito mi ha permesso di creare una versione più dettagliata e ricca di contenuti, mantenendo al contempo l’aspetto principale della questione.

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