Domenico Vallino, figura poliedrica e imprescindibile per la comunità di Agliè e oltre, si è spento a 65 anni, lasciando un vuoto incolmabile nel tessuto sociale e culturale del Canavese.
Conosciuto affettuosamente come “Mecco”, Vallino era un uomo dalle mille passioni: cantore appassionato, allenatore di rugby instancabile, educatore rigoroso ma premuroso, e, soprattutto, un uomo di profonda umanità.
La notizia della sua scomparsa, avvenuta il 13 novembre, ha generato un’ondata di commozione, testimonianza della ricchezza e della profondità del suo contributo alla vita della comunità.
Le esequie, celebrate nella chiesa parrocchiale di Samone, hanno visto convergere un numeroso corteo di persone, legate a lui da diversi legami affettivi e professionali.
La sua voce, potente e vibrante, risuonava armoniosamente nei cori “La Rotonda” e “Alladium”, diretti dal maestro Giampiero Castagna.
Vallino, proveniente dal coro Ana di Ivrea, portava con sé un’esperienza e una tecnica consolidate, arricchendo i cori con la sua presenza e il suo entusiasmo.
Il maestro Castagna lo descrive come “una roccia”, un punto di riferimento stabile e affidabile, ma anche come una persona generosa, animata da una costante ricerca di miglioramento e da una profonda attenzione verso i colleghi.
La sua capacità di mediare e armonizzare le dinamiche di gruppo, stemperando i conflitti con saggezza e compassione, era un valore inestimabile.
Negli ultimi tempi, un problema di salute lo aveva allontanato dai cori, ma ogni incontro rimaneva un momento di gioia condivisa, testimonianza dell’affetto e della stima che lo legavano ai suoi compagni.
Ma Vallino non era solo musica.
La sua passione per il rugby, alimentata fin da giovane, lo ha portato a dedicarsi con dedizione al mondo della palla ovale.
Divenne allenatore per circa vent’anni, instillando nei ragazzi non solo le tecniche di gioco, ma anche valori fondamentali come lo spirito di squadra, la disciplina, la perseveranza e la grinta.
La sua presenza sui campi da rugby era sinonimo di impegno e di entusiasmo contagioso.
Il suo ruolo educativo si estendeva anche alle scuole primarie e secondarie del Canavese, dove, con rigore e passione, trasmetteva ai giovani i principi che lo guidavano nella vita.
Domenico Vallino incarna un modello di uomo completo, capace di coniugare passione per l’arte, dedizione allo sport e impegno sociale.
La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, ma il ricordo del suo sorriso, della sua generosità e del suo spirito combattivo rimarrà indelebile nel cuore di chi lo ha conosciuto, ispirando le nuove generazioni a perseguire i propri sogni con passione e a contribuire al bene della comunità.
Era un uomo che sapeva costruire ponti, unendo persone diverse attraverso la musica, lo sport e l’educazione, lasciando un’eredità di valori che continueranno a vivere nel tempo.









