Alluvione in Piemonte: Resilienza e Futuro

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Piemonte: un impegno pluridecennale per la resilienza territoriale dopo l’emergenza alluvionaleIn risposta all’emergenza alluvionale che ha colpito duramente il Piemonte tra il 5 e il 17 aprile 2024, la Regione ha ulteriormente consolidato il suo impegno a favore dei territori colpiti, stanziando 5 milioni di euro aggiuntivi.
Questa decisione si aggiunge ai 35,55 milioni di euro già destinati dall’esecutivo centrale, in risposta alla dichiarazione dello stato di emergenza, e segna un investimento totale di oltre 40,5 milioni di euro per la ricostruzione e la prevenzione di futuri eventi calamitosi.
L’alluvione, caratterizzata da precipitazioni intense e prolungate, ha causato ingenti danni infrastrutturali, compromettendo la viabilità, la stabilità dei versanti e la sicurezza di numerosi centri abitati.
La risposta della Regione mira non solo a ripristinare le condizioni pregresse, ma a promuovere una visione di resilienza a lungo termine, integrando interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e rafforzando la capacità di risposta delle amministrazioni comunali.

“Questo stanziamento rappresenta un pilastro fondamentale per la protezione del nostro territorio e un riconoscimento del lavoro incessante dei Comuni,” ha dichiarato il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, sottolineando l’importanza della collaborazione tra enti regionali e locali.
L’Assessore alla Protezione Civile, Marco Gabusi, ha aggiunto che l’obiettivo primario è supportare i Comuni che hanno dimostrato prontezza e responsabilità nella gestione dell’emergenza.

Un’analisi dettagliata degli interventi nel CanaveseI fondi stanziati saranno impiegati per finanziare 42 interventi urgenti, molti dei quali già avviati in modalità di somma urgenza dai Comuni per fronteggiare l’immediata criticità.
Il territorio del Canavese, particolarmente vulnerabile a causa della sua conformazione geomorfologica e della presenza di versanti ripidi, è oggetto di un’attenzione specifica, con 13 progetti finanziati per un importo complessivo significativo.

Tra gli interventi più rilevanti, si segnalano:* Barbania (30.232 euro): Ripristino della viabilità e consolidamento delle aree colpite da frane e smottamenti, con particolare attenzione alla riapertura delle strade vitali per la connettività delle comunità isolate.

* Brosso (195.000 euro): Interventi di pulizia e messa in sicurezza dell’alveo del torrente per prevenire esondazioni e proteggere i centri abitati a valle.
* Carema (60.000 euro): Consolidamento di un tratto stradale eroso e instabile, con l’utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica per stabilizzare il versante.

* Castelnuovo Nigra (219.000 euro): Realizzazione di un muro di contenimento per arginare un movimento franoso che aveva compromesso la viabilità.

* Ronco Canavese (315.000 euro): Un intervento complesso di consolidamento delle frane tramite scogliere in massi e micropali, cruciale per la sicurezza di una strada comunale strategica.
* Vidracco (105.000 euro): Costruzione di un muro di sostegno per garantire la stabilità della sede stradale, prevenendo ulteriori cedimenti.

Oltre a questi interventi mirati, sono previste indagini geotecniche e studi di vulnerabilità per una migliore comprensione dei processi geomorfologici in atto e per la pianificazione di interventi di prevenzione più efficaci.

Prospettive future: una strategia regionale per la resilienzaLa risposta all’alluvione rappresenta una tappa fondamentale nell’implementazione di una strategia regionale più ampia per la gestione del rischio idrogeologico.
Questa strategia mira a rafforzare la capacità di resilienza dei Comuni, promuovendo la realizzazione di opere di prevenzione, il miglioramento dei sistemi di allerta precoce e la sensibilizzazione della popolazione.

Si prevede l’implementazione di un sistema di monitoraggio continuo dei territori a rischio, con l’utilizzo di tecnologie avanzate per l’analisi dei dati e la previsione di eventi critici.

La Regione si impegna inoltre a rafforzare la collaborazione con il Dipartimento nazionale di Protezione Civile per l’accesso a ulteriori risorse e per l’implementazione di progetti di “priorità 2”, che mirano a interventi di lungo termine per la ricostruzione e la riqualificazione del territorio.

La sfida è quella di trasformare un evento traumatico in un’opportunità per costruire un Piemonte più sicuro e resiliente, in grado di affrontare le sfide future con maggiore consapevolezza e preparazione.