Tragedia A5: Bambina muore, lutto e indagini sulla dinamica

Tragedia sulla A5 Torino-Aosta: una vita spezzata, un lutto che scuote la comunità.
Nella serata del 6 dicembre 2025, un impatto devastante sull’autostrada che collega Torino e Aosta, in prossimità di Volpiano, ha strappato una bambina di pochi mesi alla sua giovane esistenza.
La dinamica, ancora in fase di ricostruzione, fa presagire un tamponamento a catena di particolare violenza, innescato forse da una combinazione di fattori, tra cui la scarsa visibilità serale e, non escludiamo, una potenziale disattenzione alla guida.

La piccola, per cause ancora da chiarire, sarebbe stata espulsa dall’abitacolo del veicolo su cui viaggiava, rimanendo purtroppo a contatto con altre autovetture in transito.
L’intervento tempestivo dei soccorsi, coordinati dall’Azienda Zero e supportati dai Vigili del Fuoco e dalle Forze dell’Ordine, si è rivelato purtroppo inutile: il fragile organismo della bambina ha cessato le sue funzioni vitali sul posto.

La madre, residente a Quincinetto, ha subito ferite che l’hanno resa necessaria all’immediato trasporto all’ospedale “San Giovanni Bosco” di Torino, dove si trova ricoverata per accertamenti e cure.

Il suo stato emotivo, comprensibilmente, è gravissimo, sopraffatta dal dolore e dallo shock dell’accaduto.

Le indagini, condotte dalla Polizia Stradale di Torino-Settimo, si concentrano ora sulla ricostruzione precisa della sequenza degli eventi.
L’obiettivo primario è determinare con esattezza le cause dell’espulsione della bambina dal veicolo: era correttamente assicurata con un sistema di ritenuta infantile omologato? Quali fattori hanno contribuito alla violenza dell’impatto? La verifica della conformità del veicolo e dei sistemi di sicurezza a bordo è una priorità.

L’apertura di un fascicolo d’indagine per omicidio colposo da parte della Procura di Ivrea segnala la gravità dell’evento e l’intenzione di accertare eventuali negligenze o responsabilità.

L’inchiesta dovrà vagliare attentamente la corretta manutenzione del veicolo, le condizioni psicofisiche dei conducenti coinvolti e la conformità alla segnaletica stradale.

È doveroso sottolineare che, come emerso, la madre era già stata coinvolta in un altro incidente autostradale a fine giugno, sempre sulla A5, nel tratto Volpiano-San Giorgio.
Questo precedente, benché non direttamente collegato all’attuale tragedia, solleva interrogativi sulla sicurezza stradale e sulla necessità di una valutazione approfondita delle dinamiche che portano a ripetute esposizioni al rischio.

La comunità locale è sconvolta e si stringe attorno alla famiglia colpita da questo indicibile dolore, mentre si aspetta che la giustizia faccia il suo corso e che vengano implementate misure per prevenire simili tragedie in futuro.
La sicurezza stradale deve rimanere una priorità assoluta, con controlli più severi e campagne di sensibilizzazione rivolte a tutti gli utenti della strada.

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