La comunità di Ivrea si raccoglie nel cordoglio per la scomparsa di Carla Zanetti Occleppo, figura di spicco nel panorama culturale e storico cittadino, spentasi all’età di 86 anni il 12 novembre 2025.
La notizia della sua perdita, diffusa il 14 novembre, ha lasciato un vuoto palpabile, segnando la fine di un capitolo ricco di passione, dedizione e profonda conoscenza.
Carla Zanetti Occleppo non fu semplicemente una figura storica, ma un ponte tra generazioni, un’interprete fedele della tradizione e una fervente promotrice della cultura musicale.
La sua formazione accademica, culminata con una laurea in storia della musica sotto la guida del luminare Giorgio Pestelli, le permise di plasmare una carriera dedicata all’insegnamento e alla divulgazione.
Per anni, ha condiviso la sua profonda conoscenza del pianoforte e della storia della musica agli studenti del Liceo Musicale di Ivrea, instillando in loro l’amore per l’arte e la comprensione del suo significato storico e sociale.
Il suo impegno non si limitò alle aule scolastiche.
Dopo la docenza, Carla si dedicò alla critica musicale, collaborando con l’Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte e contribuendo a diffondere la passione per la musica orchestrale.
La sua sensibilità e competenza le permisero di analizzare e interpretare le performance musicali con un’acutezza e un’eleganza che la resero apprezzata nel settore.
L’Auditorium Mozart di Ivrea, luogo di innumerevoli esibizioni e di profondo significato per lei, è stato teatro di commossi ricordi e di testimonianze che ne hanno celebrato l’impegno e la professionalità.
Tuttavia, l’immagine di Carla Zanetti Occleppo è indissolubilmente legata al carnevale di Ivrea, e in particolare alla sua interpretazione della figura della Mugnaia nel 1969.
Un ruolo ereditato dalla madre, Lidia Fea Zanetti, che aveva incarnato la stessa eroina nel 1938, perpetuando una tradizione secolare che affonda le radici nella storia di liberazione della città.
L’edizione del 1969, segnata dalle ombre e dalle tensioni degli “Anni di Piombo”, fu particolarmente significativa.
In un contesto sociale complesso e turbolento, il corteo storico, e in particolare la figura della Mugnaia, rappresentò un simbolo di resilienza, di speranza e di resistenza.
La definizione, pronunciata dall’illustre avvocato Renato Chabod nel suo discorso conclusivo, di “Mugnaia eroica” non fu quindi un semplice riconoscimento, ma un’interpretazione profonda del suo ruolo e del suo significato in quel preciso momento storico.
Carla Zanetti Occleppo, con la sua interpretazione, incarnò il coraggio e la determinazione di una comunità che, nonostante le difficoltà, non rinunciava ai suoi valori e alle sue tradizioni.
La sua figura resta un’icona della storia e della cultura di Ivrea, un esempio di come la tradizione possa essere un veicolo di identità e di speranza.








