La comunità di Villanova e dei comuni limitrofi festeggia la parziale riapertura del ponte sulla SP 724, un evento che segna una svolta dopo un periodo di significativi disagi infrastrutturali.
La struttura, gravemente compromessa dall’alluvione del 16 e 17 aprile, che aveva causato il dissesto delle fondazioni, la perdita di porzioni cruciali e lo spostamento delle pile di sostegno, torna a collegare territori precedentemente isolati, seppur con limitazioni.
La riapertura, avvenuta lunedì 27 ottobre, è stata preceduta da un’approfondita fase di monitoraggio, invisibile ai più, che ha permesso di stabilire le condizioni di sicurezza minime per il transito.
Attualmente, l’accesso al ponte è consentito a veicoli leggeri, con una massa massima di 3,5 tonnellate e una larghezza non superiore a 2,30 metri, nel rispetto di un limite di velocità ridotto a 30 km/h e con divieto di sorpasso e sosta.
Queste restrizioni, temporanee, mirano a garantire la stabilità della struttura durante le successive fasi di consolidamento e miglioramento.
“Siamo estremamente soddisfatti di questo primo, importante passo,” ha dichiarato il sindaco di Villanova, Roberto Ferrero, sottolineando la sinergia di lavoro con la Città Metropolitana che ha reso possibile questo risultato.
“Questo ripristino parziale allevia significativamente le difficoltà incontrate dai nostri cittadini.
Restiamo impegnati in un percorso di consolidamento strutturale che ci permetta di restituire il ponte alla piena funzionalità nel più breve tempo possibile.
“Anche il sindaco di Cafasse, Carlo Oddi, ha espresso sollievo e speranza: “Questa riapertura rappresenta un beneficio tangibile per la nostra comunità, facilitando gli spostamenti e riducendo le difficoltà che abbiamo sopportato per mesi.
Auspichiamo una rapida ripresa per le attività commerciali che hanno subito pesanti perdite di fatturato.
” A differenza di quanto auspicato dal sindaco Oddi, non sono previsti, almeno per il momento, interventi di ristoro economico da parte degli enti locali per le attività commerciali penalizzate.
Tuttavia, è stata formalizzata una richiesta di incontro con la Regione per valutare la possibilità di misure di sostegno economico, al momento ancora senza risposta.
Un elemento cruciale della sicurezza del ponte è rappresentato dal sistema di monitoraggio continuo, implementato per rilevare eventuali anomalie strutturali.
In caso di rilevamento di tali anomalie, il sistema attiva immediatamente segnali luminosi (mono-lampade e semafori) e predispone un percorso alternativo, garantendo una risposta rapida e mirata per la sicurezza pubblica.
L’impegno congiunto delle amministrazioni locali, in collaborazione con enti superiori, è focalizzato sul completamento delle operazioni di consolidamento e sulla restituzione alla collettività un’infrastruttura sicura e pienamente operativa, restituendo vitalità e connettività a un territorio profondamente segnato dagli eventi alluvionali.
L’auspicio generale è che questa riapertura parziale rappresenti la prima fase di un percorso verso un ritorno alla normale circolazione e alla piena ripresa delle attività economiche e sociali della valle.








