Un Equilibrio Precario: L’Impianto Fotovoltaico alla Vauda e il Compromesso tra Sviluppo Energetico e Tutela AmbientaleLa comunità di Lombardore si confronta con una complessa realtà: l’avvio di un significativo impianto fotovoltaico a terra, esteso su circa 25 ettari tra i confini comunali e San Benigno, in prossimità della Riserva Naturale Orientata della Vauda.
Il progetto, con una potenza installata di quasi 19 megawatt, si inserisce in un contesto nazionale di crescente necessità di transizione energetica, ma solleva interrogativi cruciali sull’equilibrio tra sviluppo sostenibile e protezione del patrimonio naturale e paesaggistico.
Fin dalle prime fasi di progettazione, l’Amministrazione Comunale ha manifestato una riserva puntuale, derivante dalla consapevolezza degli impatti potenziali su un territorio di pregio.
La scelta di un’area agricola, soggetta a vincoli paesaggistici e aeroportuali, ha generato preoccupazioni legate alla perdita di suolo fertile e all’alterazione del paesaggio rurale.
La decisione finale, tuttavia, non risiede nelle competenze comunali, bensì nella competenza della Città Metropolitana e del Ministero dell’Ambiente, un dato che impone una gestione attenta e strategica degli aspetti compensativi.
La recente revisione della convenzione quinquennale con la società Ecopiedmont segna una svolta significativa nell’approccio compensativo.
In precedenza, la realizzazione delle opere di mitigazione ambientale era affidata direttamente alla società proponente.
Ora, in un atto di responsabilizzazione e controllo, il Comune assume direttamente la gestione e la realizzazione di tali interventi.
Questo cambiamento riflette una volontà di garantire che le misure compensative siano effettivamente calibrate sulle esigenze del territorio e siano realizzate con la massima efficacia.
L’impegno economico di Ecopiedmont, pari a 300.000 euro, rappresenta un contributo finanziario significativo destinato a interventi mirati.
La sua erogazione, strutturata in tre tranche temporali, riflette l’importanza di garantire una copertura finanziaria adeguata in ogni fase del progetto, dalla stipula della convenzione all’entrata in esercizio dell’impianto.
In particolare, la prima tranche, un acconto di 10.000 euro, mira a coprire le spese iniziali di pianificazione e progettazione degli interventi compensativi.
La seconda tranche, la più consistente (140.000 euro), è vincolata all’avvio dei lavori e mira a garantire risorse adeguate per la realizzazione degli interventi di mitigazione.
Infine, la terza tranche (150.000 euro), legata alla connessione dell’impianto alla rete elettrica, rappresenta un incentivo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale.
La convenzione aggiornata non si limita a definire l’aspetto finanziario, ma apre a una riflessione più ampia sulla necessità di integrare la transizione energetica con la tutela del territorio.
La gestione diretta delle opere compensative da parte del Comune rappresenta un’opportunità per promuovere interventi di riqualificazione ambientale, come la rinaturalizzazione di aree degradate, la creazione di corridoi ecologici e il miglioramento della biodiversità.
Inoltre, la convenzione potrebbe fungere da modello per la gestione di progetti energetici in aree sensibili, promuovendo un approccio più partecipativo e integrato, che tenga conto delle esigenze di tutti gli stakeholders e che miri a conciliare lo sviluppo economico con la salvaguardia del patrimonio naturale e culturale.
Il futuro vedrà Lombardore impegnata a monitorare attentamente l’attuazione della convenzione, garantendo che gli impegni presi siano rispettati e che l’impianto fotovoltaico si integri armoniosamente nel contesto paesaggistico e ambientale della Vauda.







