Buoni Sconto a Fiano: Scontro tra Scuola, Tradizione e Commercio

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Tra Scuola, Tradizione e Commercio: Un Dibattito a Fiano sulla Distribuzione di Buoni ScontoUn acceso confronto si è sviluppato a Fiano, increspando le acque tra l’istituzione scolastica e la comunità di genitori, innescato dalla distribuzione di buoni sconto per le giostre durante la tradizionale patronale della Madonna del Rosario.
La vicenda, apparentemente marginale, solleva questioni più ampie riguardanti il ruolo della scuola, la sua autonomia e il delicato equilibrio tra tradizione, attività commerciali e iniziativa comunitaria.

La preside Maurizia Bianco ha ribadito con fermezza il divieto di distribuire materiale promozionale a scopo economico all’interno dell’istituto scolastico, in linea con una circolare interna e con il regolamento di istituto.

Questa disposizione, come sottolinea la preside, si fonda sulla necessità di salvaguardare la primaria funzione educativa della scuola, impedendole di trasformarsi in veicolo di iniziative commerciali.
La circolare, datata 26 settembre 2025, precisa che la scuola può avallare la distribuzione di materiale informativo solo se legato ad attività didattico-culturali promosse da enti locali o associazioni culturali e sportive, escludendo qualsiasi finalità di lucro.
La circolare, inoltre, concede la possibilità di distribuire materiale al di fuori degli spazi scolastici, sul suolo pubblico.

L’iniziativa del Comitato Genitori, guidato da Christian Chiarbonello, mirava a rendere più accessibile il divertimento delle giostre per le famiglie durante la patronale, offrendo 2.500 buoni sconto.

Il presidente del Comitato lamenta la mancanza di dialogo con la dirigenza scolastica, sostenendo di essere venuto a conoscenza del divieto solo in extremis, attraverso i canali social dei giostrai.

L’assenza di un confronto, secondo Chiarbonello, avrebbe permesso di individuare una soluzione alternativa, ovvero la distribuzione dei buoni al di fuori dei cancelli scolastici.
La questione non si limita a una semplice disputa sulla distribuzione di coupon. Essa apre un dibattito più ampio sul rapporto tra scuola e territorio, e sulla possibilità per le iniziative comunitarie di trovare spazio all’interno dell’istituzione scolastica.
Il Comitato Genitori ha intenzione di portare la questione in consiglio di istituto, presentando un’interrogazione per chiarire se la distribuzione dei buoni sconto potesse essere interpretata come un’attività speculativa.
La vicenda mette in luce le difficoltà di conciliare le esigenze della comunità scolastica con le aspettative del territorio, e la necessità di trovare un punto di equilibrio che preservi l’autonomia della scuola, garantendo al contempo un dialogo aperto e costruttivo con le famiglie e le associazioni locali.

Il futuro del dibattito vedrà un confronto in consiglio d’istituto e, auspicabilmente, una riflessione più ampia sulle modalità di coinvolgimento della comunità nel tessuto scolastico.

La questione del limite tra iniziativa comunitaria e promozione commerciale all’interno della scuola resta aperta e merita un’attenta valutazione.