Rinnovare la scuola, un’opera d’arte a San Giorgio

0
17

La scuola secondaria “Carlo Botta” di San Giorgio si rinnova, accendendo gli spazi con un’ondata di energia creativa e un approccio pedagogico innovativo.
Un progetto di riqualificazione degli ambienti scolastici, animato dalla partecipazione attiva di cinquanta studenti delle classi seconde, sta ridefinendo il concetto stesso di apprendimento, allontanandosi dalla tradizionale lezione frontale per abbracciare un’esperienza pratica e coinvolgente.
L’iniziativa, sostenuta dal Comune con la fornitura di materiali e dall’expertise dell’artigiano locale Paolo Bertolino, non si limita alla mera ristrutturazione fisica degli spazi.
Essa rappresenta un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, dove gli studenti imparano non solo tecniche di stuccatura, corteggia, pittura e lavorazione del legno, ma anche i principi fondamentali del lavoro di squadra, della responsabilità e dell’orgoglio per il proprio contributo.

L’atrio e la scala che conduce al primo piano dell’istituto si trasformano così in una tela bianca su cui i ragazzi imprimono la propria identità e la propria visione del futuro.

Il sindaco Marco Baudino sottolinea l’importanza di questo approccio, evidenziando come il coinvolgimento diretto degli studenti nel processo di riqualificazione possa generare un senso di appartenenza e un legame profondo con la scuola.

“Questo progetto,” afferma, “offre ai ragazzi l’opportunità di acquisire competenze pratiche essenziali, stimolando la loro creatività e la loro capacità di problem solving. L’esperienza di costruire, assemblare e verniciare lascia un’impronta significativa, preparando il terreno per il loro futuro.
“L’entusiasmo per la riqualificazione degli spazi si traduce in un’ulteriore iniziativa, un laboratorio di murales finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Questo programma, che prenderà il via a giugno e si concluderà a luglio, coinvolgerà quindici studenti dai 11 ai 13 anni, guidati dalle docenti Rossana Ollearis e Federica Tavano.
Il laboratorio non è solo un’occasione per esprimere il proprio talento artistico, ma anche un’opportunità per esplorare temi legati all’identità locale, alla storia della comunità e alla promozione di valori come l’inclusione e la sostenibilità.
L’iniziativa si configura come un modello di scuola del futuro, un luogo dove l’apprendimento si fonde con la cittadinanza attiva e la valorizzazione del patrimonio culturale.

Un ambiente scolastico che va oltre le aule, diventando un vero e proprio centro di aggregazione e di espressione creativa, capace di formare non solo competenze tecniche, ma anche persone consapevoli e responsabili, pronte a contribuire attivamente alla vita della comunità.

Il progetto dimostra come l’investimento nell’arte, nella manualità e nella partecipazione attiva degli studenti possa generare un impatto profondo e duraturo, trasformando la scuola in un vero motore di cambiamento sociale.