martedì 7 Ottobre 2025
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Cosmo: Brucia Tutto, un Grido d’Indignazione e Speranza

L’opera di Cosmo, alias Marco Jacopo Bianchi, si presenta come una provocazione sonora, un manifesto di rabbia e disperazione veicolato attraverso un brano disponibile esclusivamente su Bandcamp e YouTube, rifiutando la standardizzazione delle piattaforme di streaming. “Brucia tutto”, non un singolo ma un grido primordiale, è la risposta artistica a un presente percepito come un collasso morale e legale, un punto di non ritorno in cui la ragione stessa è preda di un genocidio silenzioso.
L’atto creativo, per Bianchi, non è mero intrattenimento, ma un imperativo morale.
Scrivere, in questo contesto, è la forma più autentica di partecipazione attiva, un modo per incanalare la propria indignazione e, spera, trasmettere un’energia vitale a chi ascolta.

La canzone non è concepita per essere assimilata passivamente, ma per scuotere le coscienze, per smascherare l’ipocrisia che permea il panorama globale.

Il testo, per quanto criptico e disturbante nella sua formulazione iniziale (“Una pallottola in testa a Bibi e a tutti gli amici di Bibi”), agisce come un’iperbole, un’immagine cruda volta a denunciare l’impunità con cui si perpetrano atrocità.
Non si tratta di un invito alla violenza, ma di una metafora potente che vuole rappresentare la sensazione di impotenza e la perdita di ogni barriera etica.
La questione centrale sollevata è quella della responsabilità collettiva: cosa accade quando il diritto internazionale viene sistematicamente violato, quando un popolo intero è massacrato e la comunità internazionale non interviene in modo risolutivo? La risposta, implicita nel messaggio, è la dissoluzione dei limiti, la relativizzazione di ogni valore, la possibilità di giustificare l’ingiustificabile.

Il rifiuto delle piattaforme di streaming non è un gesto arbitrario, ma una scelta strategica.
Bianchi intende preservare l’integrità dell’opera, evitare che venga diluita in un contesto algoritmico che ne comprometterebbe il significato profondo.

La disponibilità esclusiva su Bandcamp e YouTube permette al pubblico di confrontarsi direttamente con il messaggio, senza filtri o interpretazioni preconcette.

La scelta di devolvere il ricavato a Medical Aid for Palestinians (MAP) testimonia l’impegno concreto dell’artista verso la causa che ispira la sua creazione.
Non si tratta di un mero gesto di beneficenza, ma di un modo per tradurre l’indignazione in azione, per offrire un supporto tangibile alle vittime di un conflitto che continua a mietere vite innocenti.
“Brucia tutto” è, in definitiva, un appello alla coscienza, un invito a non rimanere indifferenti di fronte alla sofferenza, a riscoprire il significato della responsabilità e a lottare per un mondo più giusto.

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