Botta e risposta interno alla maggioranza su strutture e associazioni sportive: “Non ho attaccato il sindaco”, replica il consigliere.
Si alza la tensione politica attorno alle politiche sportive del Comune, con il consigliere Ivo Audino al centro del dibattito. Il Circolo PD di Gassino ha pubblicato un lungo post su Facebook criticando apertamente l’amministrazione guidata dal sindaco Corrado, accusando Audino – membro della maggioranza – di aver attaccato l’operato della propria compagine di governo. Secondo il PD, Audino avrebbe usato toni duri nei confronti della giunta, definendo il clima in Comune come un “vociare soporifero” e denunciando l’immobilismo di Palazzo rispetto alle richieste delle associazioni sportive locali. Il dibattito riguarda in particolare il progetto ATP, che da mesi si batte per l’assegnazione di nuovi spazi sportivi.
I Dem non risparmiano critiche all’assessore allo sport Vito Santoliquido, recentemente passato a Forza Italia, accusandolo di essersi sottratto alle responsabilità amministrative. Inoltre, mettono in luce tensioni interne alla maggioranza: rapporti problematici tra Audino e la consigliera Maddalena Morando, che presiede l’associazione Sportiva Libertas. Secondo i democratici, per accedere al progetto della Libertas, Audino avrebbe dovuto rispettare iter formali anziché confidare in rapporti personali.

Audino, da parte sua, non è rimasto in silenzio. In un messaggio pubblico ha respinto l’idea di un attacco personale al sindaco, affermando che stimolare il gruppo su temi concreti non significa essere oppositori interni. Ha difeso il suo ruolo come voce critica ma leale, parlando della responsabilità amministrativa e dell’importanza di dare risposte ai cittadini, nel rispetto dei ruoli istituzionali.


L’opposizione, però, non si sente placata: replica che la coalizione M5S-Forza Italia non può negare i legami politici al proprio interno e che la “divisione nascosta” è sotto gli occhi di tutti. Intanto, sul territorio cresce il malumore: le associazioni sportive attese da tempi lunghi per i nuovi spazi, i cittadini delusi dalle promesse, e una coalizione che pare fatichi a restare compatta.