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martedì 18 Novembre 2025

Rivoli: Inserzioni, l’Arte Dialoga con il Castello

Il Castello di Rivoli inaugura il 26 settembre un ambizioso progetto denominato “Inserzioni”, una nuova declinazione dell’impegno museale volto a commissionare opere d’arte contemporanea direttamente pensate per dialogare con i suoi spazi.
Questo intervento, concepito come parte integrante dei festeggiamenti per il quarantesimo anniversario dell’istituzione, si pone come un vero e proprio atto di rinnovamento, introducendo elementi di trasformazione continua all’interno della collezione permanente.
La prima edizione vedrà l’intervento di tre figure di spicco del panorama artistico contemporaneo: Guglielmo Castelli, Lydia Ourahmane e Oscar Murillo, ciascuno con la possibilità di reinterpretare e arricchire il patrimonio del Castello.

“Inserzioni” non si limita a un’aggiunta estetica, ma si configura come un’esplorazione concettuale che invita a ripensare il ruolo del museo come istituzione in evoluzione.
L’obiettivo primario è quello di far emergere voci artistiche nuove, favorendo un confronto stimolante tra le creazioni contemporanee e il contesto storico-architettonico.

Il format, dalla durata semestrale e potenzialmente estendibile, colloca l’artista al centro di un percorso narrativo museale ampliato, valorizzando la specificità delle sue ricerche e sottolineando l’apertura del Castello a un dialogo interdisciplinare che abbraccia l’inclusione culturale e una partecipazione attiva del pubblico.

La peculiarità stessa del Castello di Rivoli, inteso come spazio “incompiuto”, si rivela una risorsa inestimabile.
Gli artisti sono chiamati a intervenire direttamente sull’ambiente, creando opere site-specific che ne modificano la percezione e generano esperienze espositive inedite, pensate per stimolare la riflessione e l’interazione.
Questo approccio si pone in continuità con la vocazione del museo a essere luogo di sperimentazione e di confronto critico.

Parallelamente a “Inserzioni”, il Castello presenta un significativo ampliamento della propria collezione, arricchito da acquisizioni recenti di rilevante valore.
Tra queste spicca l’opera “Culture Lost and Learned by Heart: Butterfly” (2021) di Adji Dieye, vincitrice del premio Collective 2025 e donata al museo.
A questo si aggiunge “Mare con gabbiano” (1967) di Piero Gilardi, acquisita grazie al bando Pac, e la serie fotografica “a.
C.
” (2017) di Roberto Cuoghi, mai prima esposta, che documenta il processo creativo e il percorso di trasformazione di opere scultoree legate al progetto “Imitatio Christi”, presentato alla Biennale di Venezia nel 2017.
Queste nuove acquisizioni testimoniano l’impegno del museo nella promozione di una pluralità di voci artistiche e nella costruzione di un patrimonio culturale in continua espansione.

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