The Phair 2026: Torino, Fotografia e Dialogo Artistico

La settima edizione di The Phair Photo Art Fair, vetrina internazionale che celebra la fotografia come medium artistico e strumento di indagine culturale, si svolgerà a Torino dal 22 al 24 maggio 2026, occupando gli spazi suggestivi della Sala Fucine all’interno dell’Ogr.

L’appuntamento, divenuto un punto di riferimento per collezionisti, curatori e appassionati, si configura non solo come un mercato di opere fotografiche, ma come un vero e proprio crocevia di idee e un motore di riflessione sul ruolo della fotografia nell’era contemporanea.
Ogni anno, The Phair si impegna a consolidare il profondo intreccio tra Torino e l’arte fotografica, intessendo collaborazioni significative con le istituzioni museali più prestigiose del territorio.

Questo approccio si traduce nella scelta di un’immagine guida, elemento chiave che orienta la direzione curatoriale dell’intera fiera e offre una narrazione visiva della complessa relazione tra la città, l’atto del guardare e la ricerca artistica.
Per il 2026, l’immagine guida prescelta è un’opera inedita proveniente dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, un ritratto fotografico di Giuseppe Penone, realizzato da Nanda Lanfranco.
L’immagine, parte del neofondato Fondo Nanda Lanfranco, gestito dal Crri – Centro di Ricerca Castello di Rivoli, e concessa gentilmente dal Museo, offre uno sguardo intimo e penetrante sull’artista, ambientato nei contesti architettonici del Castello.

L’opera selezionata trascende la semplice rappresentazione, condensando in un’unica composizione visiva la profonda connessione tra il corpo umano, lo spazio che lo accoglie e l’elaborazione del pensiero.
È un’incarnazione del dialogo multiforme che definisce l’identità stessa di The Phair, riflettendo la sua vocazione alla ricerca estetica, alla sperimentazione e all’esplorazione di nuove frontiere espressive.
La scelta di questo ritratto di Penone, figura chiave dell’arte concettuale italiana, sottolinea il legame con un’indagine artistica radicata nella relazione tra natura, corpo e opera, temi centrali anche nella poetica di Lanfranco.

L’immagine, inoltre, suggerisce una riflessione più ampia sul processo creativo, sul rapporto tra l’artista e il suo ambiente, e sul potere della fotografia di catturare l’essenza di un momento, di un luogo, di un pensiero.
La presenza di un’opera così significativa evidenzia l’impegno di The Phair nel promuovere un approccio critico e innovativo alla fotografia d’arte, contribuendo a rafforzare il ruolo di Torino come polo culturale di rilevanza internazionale.

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