Casalnoceto, piccolo comune piemontese di circa 950 anime, si configura come un punto nevralgico strategico, un crocevia tra Lombardia, Liguria ed Emilia-Romagna, e si proietta verso il futuro con il progetto “Casalnoceto: Porta del Piemonte”.
L’iniziativa, presentata recentemente dal sindaco Silvia Figini in occasione del sessantesimo anniversario di Alfi, azienda leader nel settore della grande distribuzione, incarna un’ambiziosa visione di sviluppo territoriale basata sulla collaborazione sinergica tra enti locali, imprese private e associazioni di categoria.
L’evento ha rappresentato un’occasione significativa per evidenziare come il Piemonte, anche nelle sue realtà più piccole e apparentemente marginali, custodisca un tessuto economico dinamico e produttivo.
 Alfi, con la sua storia radicata nel territorio e il suo solido organico di circa mille dipendenti, testimonia la capacità di un’impresa familiare – la famiglia Lugano, fondatori e guida storica dell’azienda – di generare occupazione, promuovere la qualità dei prodotti e costruire una reputazione basata sulla fiducia.
  Il successo di Alfi non è solo un dato economico, ma un simbolo della forza e della resilienza del tessuto imprenditoriale piemontese.
Il progetto “Casalnoceto: Porta del Piemonte” ambisce a superare la mera dimensione di un piano di riqualificazione locale, proponendosi come un vero e proprio laboratorio di innovazione sociale ed economica.
 Il fulcro dell’iniziativa risiede nella creazione di un ecosistema di collaborazione, dove le risorse e le competenze locali – agricole, artigianali, turistiche e industriali – possano interagire e generare nuove opportunità di crescita.
 Si punta a un approccio integrato, che tenga conto delle specificità del territorio, valorizzandone il patrimonio culturale e ambientale, e stimolando l’imprenditorialità giovanile.
L’obiettivo non è solo creare nuovi posti di lavoro, ma anche favorire la diversificazione dell’economia locale, riducendo la dipendenza da settori tradizionali e aprendo a filiere innovative.
Si pensa, ad esempio, a un potenziamento del turismo sostenibile, con la promozione di itinerari esperienziali alla scoperta delle peculiarità enogastronomiche e naturalistiche del territorio; all’incentivo alla produzione di prodotti tipici di alta qualità, attraverso il sostegno alle aziende agricole e artigianali; allo sviluppo di servizi avanzati, come la digitalizzazione delle imprese e la creazione di spazi di co-working.Il progetto si propone inoltre di rafforzare il ruolo di Casalnoceto come punto di riferimento per le comunità locali e come ponte tra le regioni circostanti, promuovendo la cooperazione transfrontaliera e facilitando gli scambi commerciali e culturali.
 Si mira a creare una vera e propria identità territoriale, basata sui valori della sostenibilità, dell’innovazione e della comunità.
 La visione è quella di un Piemonte che si fa interprete di un modello di sviluppo equilibrato e inclusivo, capace di coniugare la tutela dell’ambiente con la crescita economica e il benessere sociale.
Casalnoceto, in questo contesto, aspira a diventare un esempio virtuoso di resilienza e di prospettiva per l’intero territorio.



 
                                    


