giovedì 4 Settembre 2025
21.6 C
Torino

Cristi Savin, 17 anni, eroe di coraggio e integrazione.

Il giovane Cristi Savin, diciassettenne di Canale (Cuneo), incarna un esempio di coraggio civico e senso di responsabilità che ha risuonato ben oltre i confini della sua comunità.
Il 22 luglio scorso, a Alba, l’azione tempestiva di Cristi ha interrotto un episodio di bullismo, intervenendo per proteggere un adulto vittima di aggressione.
L’incontro con il vicepresidente del Consiglio regionale, Franco Graglia, presso palazzo Lascaris, ha sancito un riconoscimento formale a questo gesto di umanità, culminato nella consegna di una pergamena che simboleggia l’ammirazione del Consiglio.

Cristi Savin, proveniente dalla Moldavia e residente nel Cuneese da anni, rappresenta la complessa realtà dell’integrazione.
La sua vita è un intreccio di impegno scolastico – frequenta l’istituto alberghiero, coltivando aspirazioni professionali – e di lavoro, con un ruolo da cameriere che testimonia la sua autonomia e il suo contributo alla vita economica locale.
Questo equilibrio tra studio, lavoro e impegno sociale lo rende un modello positivo per i suoi coetanei e un elemento di arricchimento per l’intera collettività.

L’intervento di Cristi non solo ha evitato ulteriori danni fisici all’adulto aggredito, ma ha anche offerto un momento di riflessione sulla piaga del bullismo e sulla necessità di promuovere una cultura di solidarietà e rispetto reciproco.

L’atto di coraggio del giovane evidenzia come, anche in contesti apparentemente ordinari, la presenza di cittadini consapevoli e pronti ad agire possa fare la differenza, contrastando la violenza e promuovendo un clima di sicurezza e convivenza pacifica.

Franco Graglia, nell’elogiare l’azione di Cristi, ha sottolineato come questo gesto inusuale non sia un evento isolato, ma rifletta un sistema di valori profondamente radicati, frutto di una solida educazione familiare e di un’adesione a principi etici fondamentali.
L’apprezzamento del Consiglio regionale non è solo un riconoscimento individuale, ma un invito a tutti i giovani a coltivare la propria coscienza civile, a non restare indifferenti di fronte alle ingiustizie e a impegnarsi attivamente per costruire una società più giusta e solidale.

La vicenda di Cristi Savin si configura quindi come un’occasione per riflettere sull’importanza della responsabilità sociale, della resilienza e della capacità di agire con coraggio e altruismo, valori imprescindibili per la costruzione di una comunità coesa e prospera.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -