A un secolo dalla dipartita del beato Pier Giorgio Frassati, evento che culminerà nella sua canonizzazione il 7 settembre, il Piemonte si prepara a onorare la memoria di questo testimone laico di fede e azione sociale con un triplice appuntamento celebrativo, dal 3 al 5 luglio. Il 4 luglio, data che segna l’anniversario della sua morte, il cuore della celebrazione pulsante sarà la cattedrale di Torino, dove il vescovo ausiliare monsignor Alessandro Giraudo presiederà un momento di riflessione e preghiera, preludio al lancio del “Frassatour”, un itinerario guidato alla scoperta dei luoghi significativi della sua breve ma intensa esistenza. Questo percorso, pensato per coinvolgere in particolare i giovani animatori degli oratori, mira a trasmettere l’eredità di Frassati come esempio di impegno civile e religioso.La serata torinese sarà ulteriormente arricchita da un suggestivo spettacolo “Voci e parole” dedicato alla sua figura, seguito da una solenne Messa presieduta dall’arcivescovo Roberto Repole, un atto di devozione che raccoglie l’affetto e la gratitudine di un’intera comunità ecclesiale.Il percorso commemorativo si estende anche al paese natale di Frassati, Pollone, dove il 3 luglio, il vescovo di Biella, monsignor Roberto Farinella, celebrerà una Messa in suffragio, seguita da una veglia di adorazione eucaristica, un momento di raccoglimento spirituale in un luogo intriso di ricordi familiari. La scelta di Pollone sottolinea l’importanza delle radici e dell’ambiente domestico nella formazione del beato.Il 5 luglio, il clou delle celebrazioni sarà l’inaugurazione di uno spazio espositivo permanente dedicato a Pier Giorgio Frassati, allestito nella ex canonica della chiesa di Santa Maria di Piazza a Torino. Questo luogo, particolarmente caro al beato, era un rifugio di preghiera e contemplazione. L’esposizione multimediale, curata dall’agenzia Mediacor e sostenuta dalla Fondazione Crt, offrirà una narrazione approfondita della sua vita, non solo attraverso immagini e documenti, ma anche attraverso elementi interattivi e percorsi tematici che ne esplorano i valori, l’impegno sociale, la fede incrollabile e la passione per la montagna. L’obiettivo è quello di presentare Frassati non solo come figura religiosa, ma come modello di persona che ha saputo coniugare la fede con l’azione, la spiritualità con l’impegno concreto a favore dei più deboli, incarnando un ideale di cittadinanza attiva e responsabile, profondamente radicato nella tradizione cristiana. Lo spazio espositivo si propone come luogo di incontro, di riflessione e di ispirazione per le nuove generazioni, invitandole a riscoprire il messaggio universale di Pier Giorgio Frassati e a tradurlo in azioni concrete per il bene comune.
Frassati, un secolo dopo: celebrazioni in Piemonte e il Frassatour
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