Il Consiglio regionale del Piemonte ha recentemente approvato una legge strutturale volta a riordinare e armonizzare l’esercizio dell’attività libero-professionale intramuraria all’interno del sistema sanitario regionale.
L’iniziativa legislativa, promossa dal consigliere leghista Luigi Icardi, figura di spicco con un pregresso ruolo di assessore alla Sanità, mira a superare le disparità interpretative che, finora, hanno caratterizzato l’applicazione delle normative nazionali a livello delle diverse Aziende Sanitarie (ASL) piemontesi.
La legge, definita dal suo proponente una “legge di sistema”, si pone come regolamento tipo, un modello a cui le ASL dovranno adeguare i propri regolamenti interni per quanto concerne la libera professione intramoenia.
L’obiettivo primario è garantire un approccio uniforme e coerente, evitando che interpretazioni divergenti compromettano l’efficacia e l’equità nell’erogazione dei servizi sanitari.
L’armonizzazione delle procedure non intende, in alcun modo, delegittimare il ruolo cruciale dell’attività istituzionale e dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), che rimangono i pilastri fondamentali del sistema sanitario pubblico.
La discussione in Aula ha evidenziato la necessità di una riflessione più ampia sul contesto normativo nazionale.
Il consigliere di minoranza, Daniele Valle (Partito Democratico), ha sottolineato come la legislazione vigente, originariamente concepita in un’epoca in cui l’accesso al sistema sanitario ordinario rappresentava la via principale e l’intramoenia fosse considerata un’eccezione, risulti oggi inadeguata.
La crescente diffusione e la diversa natura dell’intramoenia hanno trasformato la sua funzione e la sua rilevanza nel panorama sanitario.
La legge, in questa prospettiva, attribuisce al Consiglio regionale la potestà di emanare un regolamento dettagliato che disciplini l’esercizio dell’intramoenia, definendo criteri chiari e uniformi per l’intera regione.
Questa delega di potere legislativo sottolinea l’importanza di una governance regionale proattiva nella gestione di un aspetto sempre più complesso e sensibile del sistema sanitario.
È importante sottolineare che il testo approvato rappresenta un quadro generale, un’impalcatura normativa.
La vera sfida, come evidenziato dagli stessi protagonisti della discussione, si concentrerà nella successiva elaborazione del regolamento attuativo.
Quest’ultimo sarà il luogo in cui verranno definiti i dettagli operativi, i criteri di accesso, le modalità di remunerazione, le garanzie per i pazienti e le responsabilità dei professionisti, elementi cruciali per garantire la sostenibilità e l’efficacia del sistema.
Il regolamento dovrà inoltre tenere conto delle evoluzioni tecnologiche, delle nuove forme di organizzazione del lavoro e delle esigenze emergenti dei pazienti, assicurando un servizio di qualità, trasparente e orientato al benessere della comunità piemontese.
La discussione sul regolamento si preannuncia quindi intensa e cruciale per il futuro della libera professione intramuraria in Piemonte.