Maria Sole Agnelli: L’eredità di una sindaca illuminata a Campello sul Clitunno.

Maria Sole Agnelli, figura di spicco nel panorama amministrativo umbro del XX secolo, si distinse a Campello sul Clitunno con un percorso politico peculiare e un’eredità di sviluppo che ancora oggi permea il tessuto sociale ed economico del territorio.
Eletta sindaco nel 1960, in un contesto politico in evoluzione, la sua figura si presentò come un elemento di innovazione, guidando una lista civica di impronta liberale e mantenendo la carica per un decennio, fino al 1970.
La sua ascesa alla carica di sindaco fu singolare: priva di comizi elettorali, incarnò una leadership basata sulla fiducia e sulla capacità di ascolto, qualità che la resero rapidamente apprezzata dalla comunità.

Più che una campagna elettorale, il suo ingresso in politica fu una risposta del territorio alla ricerca di una guida capace di coniugare visione moderna e radicamento locale.
La sua amministrazione si caratterizzò per una lungimiranza strategica che superò i confini comunali, imprimendo a Campello sul Clitunno un’accelerazione nello sviluppo industriale.
La sua azione più significativa fu senza dubbio la promozione dell’insediamento della Meccanotecnica Umbra, un’azienda all’avanguardia nel settore automotive, profondamente legata all’industria Fiat, un investimento che generò occupazione e stimolò la crescita economica, proiettando il piccolo centro umbro in una dimensione nazionale.
Con un acume amministrativo raro, Maria Sole Agnelli comprese l’importanza cruciale dell’istruzione e della formazione professionale per il futuro del territorio.

Per questo motivo, promosse attivamente la costruzione di una scuola professionale destinata a formare giovani tecnici specializzati nell’industria e nell’artigianato, un’istituzione che voleva intitolare al marito, Ranieri Campello della Spina, in un gesto di profondo legame con la comunità e di investimento nel potenziale umano.
L’intento era chiaro: preparare le nuove generazioni ad affrontare le sfide del futuro, offrendo loro opportunità di lavoro qualificato e incentivandone la permanenza nel proprio luogo d’origine, contrastando lo spopolamento e preservando le tradizioni locali.

L’ex sindaco Paolo Pacifici, testimone diretto del suo operato, ne descrive una figura discreta ma incisiva, capace di fondere eleganza innata e un’autentica cura per le persone, un’attenzione costante alle esigenze della comunità.

La sua visione moderna, la capacità di attrarre investimenti e di promuovere lo sviluppo infrastrutturale, hanno lasciato un’eredità tangibile che ancora oggi sostiene la vita dei cittadini.
L’inaugurazione dell’aula multimediale dell’ex Ipsia nel 2008, e la conseguente concessione della cittadinanza onoraria a Maria Sole Agnelli, testimoniano il profondo apprezzamento che la comunità nutre nei suoi confronti.
Nonostante gli anni trascorsi dalla fine del suo mandato, la famiglia Agnelli rimane profondamente legata a Campello sul Clitunno, testimoniando un sentimento di appartenenza radicato nel tempo.
La presenza di Bernardino, figlio di Maria Sole, alla guida delle Fonti del Clitunno, è un ulteriore segno di questo legame indissolubile, che continua a nutrire l’identità e la prosperità del territorio.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap