L’associazione culturale Panta Rei ha formalmente segnalato alla Procura della Repubblica di Cuneo un’azione che definisce diffamatoria e lesiva della propria reputazione, perpetrata dalla deputata Chiara Gribaudo, vicepresidente nazionale del Partito Democratico. La denuncia è conseguenza di dichiarazioni pubbliche in cui la parlamentare ha collegato l’associazione a una frangia di estrema destra e a Fratelli d’Italia, in seguito alla circolazione di volantini controversi.Questi volantini, presentati come opera di un presunto gruppo “destra FdI identitaria” – che si dichiara legato a Panta Rei Valdieri, Cuneo e Borgo San Dalmazzo – veicolavano un messaggio provocatorio, esortando al boicottaggio del voto referendario e ricorrendo a un’iconografia che includeva una croce celtica. La scoperta dei manifestini a Valdieri, piccolo centro della valle Gesso, ha riacceso un dibattito preesistente legato al sindaco Guido Giordana, figura di Fratelli d’Italia e membro di Panta Rei, già al centro di polemiche per le sue critiche a un’iniziativa commemorativa in onore dei partigiani locali.Carla Sapino, presidente di Panta Rei, ha espresso con fermezza la propria disapprovazione nei confronti dei volantini, sottolineando che l’associazione si dissocia categoricamente da contenuti di tale natura. La querela sporta contro ignoti mira a identificare e perseguire gli autori del messaggio, considerati responsabili di un’operazione volta a screditare l’associazione.Sapino ha inoltre contestato aspramente le affermazioni dell’onorevole Gribaudo, che l’associazione considera una distorsione della realtà. Panta Rei si definisce un’organizzazione culturale, volta alla promozione del pensiero critico e al dialogo interculturale, e rigetta qualsiasi accostamento a movimenti politici o correnti interne a partiti. La presidente ha rimarcato che l’utilizzo strumentale del nome dell’associazione per fini politici è un’azione gravemente lesiva, che danneggia il lavoro svolto e l’immagine pubblica dell’organizzazione stessa. L’intento di Panta Rei è quello di tutelare la propria identità e i propri valori attraverso le vie legali, confidando in una rapida ed efficace chiarificazione dei fatti. La vicenda solleva interrogativi sulla responsabilità di chi, con dichiarazioni affrettate, contribuisce a diffondere informazioni imprecise e a polarizzare il dibattito pubblico.