Piemonte contro la violenza: lo sport alza la voce femminile

Il Piemonte alza la voce contro la violenza di genere, declinando l’impegno in un linguaggio universale: quello dello sport.
In concomitanza con la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, il Consiglio Regionale, in un gesto di forte responsabilità civica, promuove un’iniziativa corale che trascende la semplice sensibilizzazione, puntando all’attivazione concreta di una coscienza collettiva.
L’azione si articola in diverse direzioni, partendo dal coinvolgimento di figure di spicco nel panorama sportivo e mediatico.

Oltre alla conduttrice Cristina Chiabotto, a rappresentare le atlete piemontesi che incarnano valori di resilienza e forza, troviamo campionesse di diverse discipline: Daisy Osakue (lancio del disco), Yasmina Akrari (pallavolo), Sofia Rabino (trial) e Lucrezia Grande (curling).

Queste testimonial, attraverso la loro visibilità e il loro esempio, vogliono ispirare un cambiamento culturale profondo, dimostrando che lo sport può essere un potente strumento di inclusione, emancipazione e lotta contro ogni forma di oppressione.

Il fulcro dell’iniziativa è il torneo benefico di calcio a 7 “In campo contro la violenza”, un evento che unisce competizione sportiva e solidarietà.

L’evento, organizzato dalla ASD Salsasio e dal Comune di Villastellone, vedrà contrapporsi squadre composte da consiglieri e consigliere regionali, amministratori locali e quattro squadre di calcio femminile, in un’atmosfera di partecipazione e condivisione.

L’impegno del Consiglio Regionale non si limita all’organizzazione di eventi specifici, ma mira a permeare l’intera comunità sportiva.

L’hashtag #Incampocontrolaviolenza è stato diffuso a federazioni e associazioni sportive, invitando tutti i protagonisti del mondo dello sport a prendere posizione.
Una forma di protesta silenziosa ma eloquente vedrà numerose squadre, durante le partite del 23, 24 e 25 novembre, dipingere un punto rosso sul viso come simbolo di solidarietà e denuncia, dedicando un minuto di silenzio all’inizio di ogni incontro.
A Palazzo Lascaris e all’Urp di Torino, fino al 30 novembre, la mostra “Se potremo impedire a un cuore di spezzarsi” offrirà un’occasione di riflessione intima e commovente.
Tredici ritratti di donne che hanno affrontato e superato esperienze traumatiche di sofferenza e violenza, testimonianze silenziose che raccontano storie di coraggio e speranza, offrendo spunti per un profondo esame di coscienza.
“La violenza sulle donne non è solo un problema sociale, è una ferita aperta nel tessuto della nostra comunità,” sottolinea Davide Nicco, Presidente del Consiglio Regionale.

“È un’emergenza che richiede un impegno costante e una risposta collettiva, che vada oltre le parole e si traduca in azioni concrete, educazione e sostegno alle vittime.

Dobbiamo agire, prevenire, proteggere e garantire a ogni donna la possibilità di vivere una vita libera da paura e violenza.

” L’iniziativa, quindi, si configura come un passo avanti in un percorso di cambiamento culturale, un impegno a costruire un futuro in cui la parità, il rispetto e la sicurezza siano valori condivisi e garantiti per tutte.

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