domenica 3 Agosto 2025
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Piemonte, diesel Euro 5: rinvio e nuove strategie per l’aria

La decisione della Regione Piemonte di posticipare l’entrata in vigore del divieto di circolazione per i veicoli diesel Euro 5, inizialmente previsto per il 1° ottobre 2025, rappresenta una sfida complessa per la gestione della qualità dell’aria in una regione caratterizzata da una significativa flotta di veicoli inquinanti.

L’impatto di questa decisione è tangibile: oltre 307.000 veicoli, tra autovetture, autocarri leggeri e pesanti, sono ora autorizzati a continuare a circolare, concentrati principalmente nella Città Metropolitana di Torino (134.197 unità), seguita dalla provincia di Cuneo (59.915) e Alessandria (34.865).

La distribuzione geografica evidenzia le aree più densamente popolate e, di conseguenza, quelle più esposte agli effetti dell’inquinamento atmosferico.

Il rinvio, pur mitigando l’impatto immediato sui cittadini e sulle attività economiche, impone un ripensamento strategico per il raggiungimento degli obiettivi di tutela ambientale.

La Regione si è attivata costituendo un organismo tecnico multidisciplinare, un vero e proprio “think tank” ambientale, composto da rappresentanti della Direzione Ambiente, energia e territorio, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) Piemonte, e prestigiosi atenei come il Politecnico e le Università di Torino e del Piemonte Orientale.

A questo gruppo si affiancano le province e la Città Metropolitana di Torino, affiancati da esperti selezionati per competenza in settori chiave come l’energia, la mobilità, l’industria, l’agricoltura, la rigenerazione urbana e la riduzione delle sostanze che alterano il clima.
L’obiettivo primario non è stato abbandonato: ridurre significativamente l’inquinamento atmosferico.

Simulazioni condotte da ARPA Piemonte indicano che, per raggiungere risultati comparabili a quelli previsti dal divieto originario, sarà necessario intervenire con misure correttive mirate.
Si punta a una diminuzione di almeno 500-700 tonnellate di ossidi di azoto (NOx) e 40-70 tonnellate di particolato sottile (PM10), sostanze particolarmente dannose per la salute umana e l’ambiente.

Le misure alternative in fase di valutazione comprendono un approccio integrato che va oltre la semplice limitazione della circolazione.

Si considerano incentivi per la sostituzione del parco veicolare con modelli a basse emissioni, promozione dell’utilizzo di veicoli elettrici e ibridi attraverso l’installazione di infrastrutture di ricarica, sviluppo di sistemi di trasporto pubblico efficienti e sostenibili, miglioramento della logistica urbana per ridurre il traffico merci, e interventi di efficientamento energetico per le attività produttive.
L’attenzione è rivolta anche all’ottimizzazione della gestione del territorio, con la promozione di pratiche agricole sostenibili e la riqualificazione energetica degli edifici.

La sfida che attende la Regione Piemonte è quella di bilanciare le esigenze economiche e sociali con l’imperativo della tutela ambientale, cercando soluzioni innovative e condivise che garantiscano una qualità dell’aria migliore per tutti i cittadini, senza compromettere lo sviluppo del territorio.

Il successo di questa iniziativa dipenderà dalla capacità di integrare competenze diverse, promuovere la collaborazione tra pubblico e privato, e adottare un approccio proattivo e orientato al futuro.

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