La Regione Piemonte si appresta a inaugurare una nuova era nella gestione e valorizzazione del suo inestimabile patrimonio storico-culturale, attraverso una legge regionale innovativa che apre le porte alla partecipazione attiva di soggetti privati. L’assessore Gian Luca Vignale, nel presentare i risultati del primo anno di attività, ha delineato un approccio strategico volto a trasformare un patrimonio spesso sottoutilizzato in motore di sviluppo locale e coesione sociale.La legge, in fase di approvazione definitiva, si pone l’obiettivo di superare le limitazioni imposte dalle normative precedenti, in particolare riguardo alla durata dei contratti di concessione, che spesso si rivelavano insufficienti a garantire il recupero e la fruizione ottimale dei beni. Il nuovo quadro legislativo mira a stimolare investimenti a lungo termine, incentivando la riqualificazione di un parco immobiliare di eccezionale valore storico, artistico e architettonico, spesso caratterizzato da uno stato di abbandono o degrado.L’iniziativa si fonda sulla convinzione che la valorizzazione del patrimonio pubblico non sia un mero obbligo di conservazione, ma un’opportunità concreta per generare benefici economici, sociali e culturali diffusi. La collaborazione con il settore privato, strutturata attraverso bandi e procedure trasparenti, consentirà di moltiplicare gli effetti positivi sul territorio, coniugando l’expertise e le risorse del settore pubblico con l’innovazione e l’efficienza del settore privato.Per facilitare l’accesso alle informazioni e incentivare la partecipazione, la Regione, in collaborazione con il Politecnico, sta realizzando un sistema informativo georeferenziato che permetterà di visualizzare in 3D l’intero patrimonio immobiliare regionale, rendendo disponibile una piattaforma interattiva dove i potenziali investitori potranno presentare le proprie proposte di riqualificazione e gestione. Questo strumento, accessibile online, mira a creare un ecosistema virtuoso, promuovendo la trasparenza e la competizione tra i diversi soggetti interessati.L’impegno concreto della Regione è testimoniato da investimenti già significativi, per un ammontare di 87 milioni di euro, destinati a interventi mirati su beni di particolare rilevanza. Tra questi spiccano la riqualificazione dell’ex stazione Porta Milano di Torino, un progetto da 4,2 milioni di euro, il complesso di Sant’Antonino di Ranverso, con un investimento di 5 milioni, e il Giardino Botanico Rea a Trana, che beneficia di finanziamenti per 3,6 milioni.Oltre a questi interventi specifici, la Regione ha mobilitato 105 milioni di euro attraverso i Fondi di Sviluppo e Coesione, destinati a supportare progetti locali. Questa somma è stata distribuita tra tutti i 805 Comuni piemontesi, che hanno la libertà di scegliere autonomamente gli interventi ritenuti prioritari, garantendo una risposta mirata alle esigenze specifiche di ogni territorio. Questo approccio bottom-up, combinato con l’iniziativa di coinvolgimento del settore privato, promette di creare un impatto duraturo sulla qualità della vita dei cittadini piemontesi e sulla valorizzazione del ricco patrimonio culturale regionale.
Piemonte, nuova legge per valorizzare il patrimonio storico-culturale
Pubblicato il
